In questo periodo dell’anno la cistite diventa più frequente, causando non pochi fastidi a chi ne è colpito. In primis le donne.
La cistite è un’infiammazione della vescica che colpisce prevalentemente la popolazione adulta, con una netta prevalenza nel sesso femminile: almeno il 30% delle donne, contro il 12% degli uomini, nel corso della vita è stato affetto da almeno un episodio di infezione delle vie urinarie.
Ad affrontare questo tema è il dottor Fabrizio Dal Moro, Direttore della Clinica di Urologia dell’Azienda ospedaliera dell’Università di Padova, un esperto nell’ambito che darà importanti informazioni utili a chi si imbatte in questo disturbo
Le cause della cistite
Questa patologia può avere diverse cause. Le più frequenti sono:
- infezione batterica (cistite acuta batterica);
- processi infiammatori cronici a livello vescicale, paragonabili un po’ alla gastrite cronica o colite cronica;
- false cistiti, dove altre patologie vengono scambiate e trattate come cistiti;
- cistite di causa post traumatica, su cui si instaura una sovra infezione batterica.
Quali sono i sintomi della cistite?
I sintomi possono variare da soggetto a soggetto, in funzione anche della tipologia o causa della cistite, sono in genere riferiti come un bruciore o fastidio intimo.
Sintomi in genere della cistite sono rappresentati da:
- difficoltà a urinare e dolore alla minzione;
- sensazione di dover continuamente andare ad urinare come se la vescica fosse sempre piena;
- presenza di sangue nelle urine, che in caso di forti cistiti batteriche può portare ad una vera e propria cistite emorragica;
- in caso di infezioni, si possono associare febbre, nausea e malessere generale.

Le cure per la cistite
Per curare correttamente la cistite occorre prima individuarne le cause specifiche, in modo da impostare un percorso corretto di diagnosi e terapie, e ridurre le recidive.
Spesso il “fai da te” porta ad una cronicizzazione della situazione, e a una maggior difficoltà successiva nel risolvere il quadro clinico, per cui è sempre molto importante rivolgersi al proprio medico curante o ad uno specialista.
Ecco i primi step da seguire per la corretta diagnosi:
- urinocoltura con antibiogramma;
- esame delle urine;
- visita urologica.
Nelle forme batteriche sicuramente l’antibiotico è necessario per debellare il germe specifico.
La regolarizzazione della funzione intestinale, terapie con integratori alimentari (d-mannosio, mirtillo rosso), miorilassanti ed esercizi specifici per il pavimento pelvico aiutano a ridurre le recidive, soprattutto in caso di cistiti non batteriche.

La cistite nel periodo estivo
L’estate è una stagione in cui il rischio di cistiti è maggiore. Ad incrementarlo sono principalmente:
- Disidratazione e sudore: il caldo fa sudare e perdere molti liquidi per via extra urinaria. La produzione di urina, quindi, è ridotta e di conseguenza l’effetto lavaggio svolto dall’urina per ridurre la carica batterica locale. Inoltre, le urine sono più concentrate e acide e irritano di più durante il loro passaggio. Anche il sudore nelle zone intime causa una irritazione locale.
- Il caldo e la proliferazione batterica: le temperature più alte favoriscono la proliferazione di batteri e funghi (come la Candida) aumentando quindi la potenziale carica batterica locale, sia di germi saprofiti che patogeni.
- Perdita di minerali: con la sudorazione si perdono minerali preziosi per l’equilibrio generale e del sistema immunitario. Accanto ad una sensazione di stanchezza o spossatezza da carenza di minerali, si può avere una riduzione delle capacità immunitarie, con il conseguente sviluppo di germi.
- Stitichezza: il cambio di alimentazione e di luoghi può alterare la normale funzione intestinale, favorendo la proliferazione di batteri e tossine patogene a livello vescicale.
- Irritazione: sale-sole-costumi sintetici peggiorano l’irritazione delle parti intime. Nel periodo estivo, se si è soggetti a cistite, è importante essere ben idratati, e utilizzare integratori alimentari ricchi di minerali.
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