La Sindrome delle gambe senza riposo (RLS) si manifesta con un sintomo specifico e inconfondibile: l’incontrollabile bisogno di muovere le gambe per trovare sollievo. È un disturbo neurologico frequente ma poco conosciuto e colpisce maggiormente le donne
Secondo l’ International Classification of Sleep Disorders questa sindrome viene classificata tra i “disturbi del movimento in sonno”. Il disturbo non va sottovalutato, il quadro clinico del paziente va studiato bene.
“Non posso fare a meno di muovere le gambe!” E andare al cinema o a teatro dove bisogna stare fermi e seduti può essere davvero complicato perché solo con il movimento si placa il disagio e il fastidiosa sensazione. È la Sindrome delle gambe senza riposo (Restless Leg Syndrome – RLS), conosciuta anche come la malattia di Willis-Ekbom. Si tratta di un disturbo neurologico caratterizzato da una sensazione di irrequietezza a una o a entrambe le gambe, con il bisogno incontrollabile di muoverle; è un disturbo frequente ma poco conosciuto e si calcola che colpisca circa il 5-10% della popolazione adulta, sono le donne a soffrirne di più rispetto agli uomini con rapporto con la tendenza ad aumentare con l’età fino ai 60-70 anni. Può manifestarsi in modo altalenante e se i sintomi sono lievi non è sempre facile arrivare ad una diagnosi.

La correlazione con l’insonnia
Nella terza edizione della International Classification of Sleep Disorders, questa sindrome viene classificata tra i “disturbi del movimento in sonno”. Coloro che ne soffrono avvertono una sensazione di fastidio a una o a entrambe le gambe (talvolta nelle forme più gravi sono interessate anche le braccia) con la necessità ingovernabile di muoverle, un disagio che tende a passare con un massaggio o con una camminata. Il disturbo infatti si scatena a riposo, si presenta soprattutto di sera impedendo alla persona di addormentarsi (causando l’insonnia) ma anche nel corso della notte a causa di una riduzione serale dei livelli di dopamina (importante neurotrasmettitore con una funzione di controllo su: il movimento, la sensazione di piacere, la ricompensa, la produzione di prolattina, i meccanismi di regolazione del sonno, alcune facoltà cognitive). Chi soffre di questa sindrome tende anche a essere colpito da insonnia poiché per trovare sollievo alle gambe, sono costretti ad alzarsi dal letto compromettendo la qualità del riposo notturno. Paradossalmente le gambe senza riposo non trovano pace quando sono a riposo!

Cosa può causare la sindome delle gambe senza riposo?
Tra le cause si ipotizza anche un fattore genetico che però non è ancora stato identificato. All’origine di questo disturbo neurologico può esserci una forma primaria o secondaria. Nella forma primaria la sindrome è familiare o idiopatica, ovvero non si conosce l’origine. Nella forma secondaria è associata ad altre malattie: il diabete di tipo 2, l’insufficienza renale, le neuropatie periferiche, alterazioni del sistema extrapiramidale come ad esempio le lesioni del midollo spinale. La sindrome delle gambe senza riposo si associa anche a malattie neurologiche quali la Sclerosi multipla e neurodegenerative come il Morbo di Parkinson. Le più colpite sembrano essere le donne in età fertile, in particolare quelle gravide; si ipotizza che questo sia causato alla squilibrio ormonale o alla carenza di ferro, tipici della gravidanza.
La diagnosi
Alla diagnosi si arriva con una visita neurologica e con la storia clinica del paziente, un’indagine per rilevare eventuali familiarità. In alcuni casi può essere utile un’elettromiografia per escludere delle neuropatie periferiche.
La cura
Cosa possiamo fare per curare questo disturbo neurologico? La terapia è farmacologica offre antiepilettici, ipnotici, oppiacei e ad agenti dopaminergici. In genere si ricorre alla classe degli agonisti non ergolinici dei recettori della dopamina, la cui assunzione ha effetto in particolare sulla qualità del sonno. Attenzione invece evitare un “cortocircuito terapeutico”. Il disturbo delle gambe senza riposo proprio per le conseguenze che può avere sulla qualità della giornata e della vita, può favorire uno stato di depressione, ma alcuni farmaci antidepressivi possono avere tra gli effetti collaterali la sytessa sintomatologia delle gambe senza riposo, peggiorando quindi la situazione. Spetta al medico, con un accurato studio del quadro clinico, evitare questo “errore terapeutico”.
5 regole per stare meglio
Oltre alla terapia farmacologia o laddove la sindrome non sia causata da altre malattie, per far ritrovare pace alle gambe può essere utile seguire cinque buone regole. Garantire a sé stessi una buona igiene del sonno. In quale modo? Fare un bagno o una doccia calda prima di dormire. Ridurre o evitare l’assunzione di caffeina o di bevande alcoliche. Praticare un’attività rilassante prima di coricarsi. Massaggiare le gambe una volta distesi a letto. Nel caso in cui si manifestasse la sindrome nel corso della notte può aiutare fare una piccola passeggiata in casa: accanirsi a rimanere a letto non è una soluzione.

Fonte testo: Fondazione Veronesi/Ospedale Niguarda
Fonte immagini: Pexel/Pixabay/Canva