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Da lunedì 15 marzo ‘zona rossa’ per 10 regioni: rigide restrizioni e scuola a distanza. Pasqua blindata per tutti

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Da lunedì 15 marzo sono 10 le regioni in zona rossa. Lo ha sancito ufficialmente l’ordinanza del Ministro della Salute. Anche Pasqua e pasquetta blindate. “Dobbiamo limitare il numero dei morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie” ha detto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Regioni in area rossa

L’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza sancisce il passaggio in zona rossa per: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise.

Tutte le altre Regioni saranno arancioni. La Sardegna resta in area bianca.

La Basilicata diventerà arancione da martedì 16 marzo.

L’impennata dei contagi ha portato il Governo a “blindare” anche Pasqua e pasquetta.

Poche deroghe alle restrizioni (una visita al giorno ai parenti) che fanno ripiombare nel baratro numerose attività economiche. Unanime si è levata la richiesta da parte delle Regioni e del Comuni di erogare ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali.

“Le misure adottate dal Governo sono inevitabili – ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della sua visita al centro vaccinale di Fiumicino – per evitare un peggioramento della situazione. A queste misure si affianca l’accelerazione della campagna vaccinale”.

Pasqua e pasquetta in zona rossa

Zona rossa per tutta Italia. Nei giorni di Pasqua e pasquetta e il sabato precedente, 3, 4 e 5 aprile, l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.

Negli altri giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all’arancione e sarà possibile una visita al giorno con le limitazioni di Pasqua ma solo all’interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità.

Le Regioni arancioni potranno individuare singole aree da portare in zona rossa quando l’incidenza supera i 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive. 

Nel decreto previsti anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi ha figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.

Ancora lavoro e scuola a distanza

Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.

Ricordiamo le restrizioni che scattano per la zona rossa:

Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.

Ancora chiuse palestre e piscine. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi.

Parrucchieri, barbieri, studi estetici chiusi.

I ristoranti sono chiusi, è consentito soltanto il servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto fino alle 22. I bar sono aperti solo per l’asporto fino alle 18.

Sospese le lezioni in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. La didattica si svolge a distanza. Chiusi gli asili nido.

Chiusi musei, cinema, teatri.  

Le funzioni religiose si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

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Restrizioni per la zona arancione

E’ consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione.

Tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali.

Vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (comprese pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive per i soli clienti.

La scuola si può frequentare ma i presidenti delle regioni possono in casi particolari chiudere immediatamente tutto e lasciare solo la Dad.

La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.

Le funzioni religiose si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

Zone bianche

A meno di specifiche ordinanze delle singole regioni, al momento nelle zone bianche è previsto soltanto l’obbligo di indossare la mascherina quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente.    

Redazione

Fonte: Ansa

Fonte immagini: Pexels e Giphy

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