Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ai nostri microfoni fa il punto della situazione Covid. I tamponi e i vaccini restano due armi importanti per bloccare la corsa della variante Delta. “Il Veneto per ora non rischia la zona gialla”.
Deve essere un’estate all’insegna del buonsenso e del mantenimento delle misure di cautela perché la variante Delta corre ed è molto contagiosa. Il Presidente Luca Zaia esorta i veneti a non abbassare la guardia in attesa dell’immunità di gregge in regione che verrà raggiunta ad ottobre, quando l’82% della popolazione sarà vaccinato.
Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto.
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“La situazione in Veneto è sotto controllo – sottolinea Luca Zaia – siamo la regione in Italia che fa più tamponi, parliamo di circa 30 mila al giorno, il monitoraggio è costante, i positivi sono per la maggior parte asintomatici. Gli ultimi ricoveri di questi giorni sono di 3 persone in terapia intensiva: si tratta di cittadini che non sono vaccinati, 2 cittadini di 70 anni e un cinquantenne”.
In regione sono disponibili oltre 270 mila dosi di vaccino che entro l’8 settembre possono essere somministrate a chi si prenota, ad esempio studenti che desiderano vaccinarsi prima di iniziare la scuola o chiunque scelga questa strada che, ad oggi, è l’unica barriera contro il dilagare del virus.
“Di questo passo – continua il Presidente della Regione – entro ottobre saranno vaccinati l’82% dei veneti, raggiungendo così l’immunità di gregge”.
Sui rischi sanitari legati ai viaggi Zaia è fermo: “Si possono vivere le vacanze in libertà usando il buonsenso. E’ bene ricordare che quando si sta all’aperto ma ci sono situazioni di assembramento allora la mascherina va indossata. Sotto l’ombrellone in spiaggia si può evitare ma non appena ci si avvicina al bar si deve portare.
Facciamo attenzione ad evitare ogni forma di assembramento, igienizziamo spesso le mani e poi vaccinarsi, il vaccino funziona, è un dato di fatto”.

Sul green pass alla francese (green pass che attesti le due dosi di vaccino somministrate da esibire per consentire l’accesso a bar, ristoranti, mezzi pubblici…) Luca Zaia commenta così: “I francesi sono passati dal chiudere le frontiere con l’Italia l’anno scorso perché ci consideravano gli untori ad alzare le misure anti-Covid come stiamo sentendo in questi giorni. Il mio non è un commento politico, solo non mi è piaciuto sentire dire certe cose sugli italiani da parte dei francesi. Green pass significa di fatto rendere il vaccino obbligatorio altrimenti non si può fare nulla. In questo caso però bisogna garantire il vaccino per tutti e oggi non ce ne sono per tutti. In ogni caso è la comunità scientifica a dover decidere”.
Sulla possibilità che il Veneto torni in zona gialla Luca Zaia è perentorio: “Ad oggi non c’è questa possibilità: per la zona gialla ci devono essere più di 50 contagiati su 100 mila abitanti a settimana, un’occupazione delle terapie intensive sopra il 30%, ospedalizzazione sopra il 40% dei posti disponibili. Noi siamo lontani da questi parametri”.
Infine resta valido l’invito a tutti a non abbassare la guardia: evitare assembramenti, usare la mascherina quando e dove previsto, igienizzare spesso le mani e, per chi vuole, il vaccino.
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Dorotea Rosso
Fonte immagini: Pexels e pagina FB Luca Zaia
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