La Xerotomia, nome medico-scientifico della cosidetta “bocca secca” o “secchezza delle fauci” , è caratterizzata appunto dalla secchezza della mucosa orale causata dalla riduzione o dall’assenza di saliva che circola nel cavo orale. É causata principalmente dall’uso di alcuni farmaci , di determinate patologie ma può scatenarsi anche da una situazione di stress emotivo. La xerostomia è un disturbo che colpisce maggiormente gli anziani, circa il 20%. Le terapie puntano a ridurre i sintomi utilizzando farmaci per aumentare il flusso di saliva con stimolanti o saliva artificiale.
La bocca secca
Si chiama xerotomia, dal greco antico xeros=secco e stoma=bocca e significa letteralmente “bocca secca” e che i medici preferiscono definire in termini più medici “secchezza delle fauci” è caratterizzata appunto dalla secchezza della mucosa orale causata dalla riduzione o dall’assenza di saliva che circola nel cavo orale. Si tratta di una condizione che può creare fastidi e disagi: nei casi più severi può comportare difficoltà a deglutire cibi solidi e articolare la parola. Diventa difficile parlare, rendere difficile l’uso di dentiere, causare alitosi. anche l’igiene orale può risultare complessa e quindi inefficace causando una riduzione del pH orale e il proliferare dei batteri. La xerostomia è un disturbo che colpisce maggiormente gli anziani, circa il 20% come ci spiegano gli esperti di Manuale MSD.
Le cause principali, i farmaci
La xerostomia generalmente è causata dall’uso di determinati farmaci, da trattamenti di radioterapia, ma è frequente nella Sindrome di Sjögren primaria, malattia immunologica caratterizzata principalmente da secchezza orale e oculare, e può comparire in caso di HIV /AIDS , diabete non compensato e in alcune altre malattie sistemiche anche in modo poco frequente. Come già detto precedentemente, i farmaci sono la causa più frequente della “bocca secca”. Circa 400 (con ricetta o da banco) provocano una riduzione della salivazione. Tra questi, i più comuni comprendono: anticolinergici (che bloccano l’acetilcolina) antiparkinsoniani, antineoplastici (farmaci per trattare il tumore, chemioterapici). Farmaci chemioterapici causano grave secchezza e stomatite nel periodo in cui vengono assunti; disturbi che generalmente scompaiono con la fine della terapia.
Altre classi di medicinali che generano la xerotomia sono: antipertensivi (per l’abbassamento della pressione arteriosa), ansiolitici e antidepressivi. Anche il tabacco, il fumo in genere causa una riduzione della saliva.

Cause: la radioterapia
La radioterapia nei casi di tumore della testa e del collo può danneggiare gravemente le ghiandole salivari, causando la secchezza permanente della bocca.Tra le cause meno comuni della bocca secca rientrano le malattie sistemiche (interessano l’intero organismo): la Sindrome di Sjögren primaria, malattia immunologica, diabete o infezione da HIV.
Valutazione della bocca secca, quando rivolgersi al medico?
Attenzione, la bocca secca non sempre richiede le cure mediche. Quando invece è necessario ricolgersi allo specialista?
I denti cariati in modo importante sono un segnale da non sottovalutare, in questo caso è fortemente consigliato sottoporsi ad una visita odontoiatrica.
L’esame obiettivo consente in modo rapido di valutare il grado di secchezza con un abbassalingua appoggiato contro la parete interna della guancia per 10 secondi. Se lo strumento cade immediatamente dopo averlo rilasciato, il flusso salivare è considerato normale, se viene rimosso con difficoltà signica che la salivazione potrebbe essere carente. Nelle donne, un segno del rossetto sui denti anteriori può essere un utile indizio di bocca secca.

Esami
La funzionalità delle ghiandole salivari viene valutata misurando il flusso di saliva, scialometria. L’esame consiste nella masticazione da parte del paziente di una pallina di paraffina oppure con l’applicazione dell’acido citrico sulla lingua per stimolare la produzione di saliva raccolta dal medico. La misurazione consente al medico di stabilire il miglioramento o il peggioramento della secchezza. Nel caso non si giunga ad un quadro chiaro, si passa ad una biopsia (la rimozione di un campione di tessuto per l’esame al microscopio) di una ghiandola salivare sul labbro inferiore.
Trattamenti e consigli
Il primis va curata o gestita la causa della bocca secca, laddove è possibile. Se la causa sono i farmaci e che non possono non essere interrotti o sostituiti, una soluzione potrebbe essere l’assunzione al mattino anzichè alla sera, la secchezza notturna favorisce la carie. Inoltre sono consigliate formulazioni in forma liquida; da evitare la somministrazione per via sublinguale. È consigliato bere acqua prima di assumere capsule o compresse. Va inoltre evitato l’uso di decongestionanti e antistaminici.

Controllo dei sintomi. Cosa fare?
Che cosa si può fare per gestire i sintomi della secchezza delle fauci? Aumentare il flusso di saliva, sostituire la saliva con altro liquido (saliva artificiale) e fare il controolo delle carie.
Inoltre, assumere farmaci che aumentano la produzione di saliva, bere spesso bevande senza zucchero e masticare gomme contenenti xilitolo aiuta a stimolare il flusso salivare. Può essere utile anche l’uso di un sostituto salivare da banco contenente carbossimetilcellulosa, idrossietilcellulosa o glicerina.
L’applicazione di vaselina alle labbra è utile per prevenire disidratazione e lesioni alle mucose che rivestono la bocca.
Una buona igiene orale è fondamentale. Si raccomanda l’uso quotidiano di gel o collutori a base di fluoro. Il dentista può inoltre applicare una vernice al fluoruro di sodio da 2 a 4 volte l’anno.
Meglio evitati cibi e bevande acidi o ricchi di zucchero e tutti i cibi secchi, piccanti o eccessivamente caldi o freddi, in quanto irritanti.