Un miliardo di persone, cioè una su sette, convivono con l’obesità, e nel 2035 saranno quasi 2 miliardi, ovvero quasi uno su quattro degli abitanti del nostro pianeta. World Obesity Day, una giornata per affrontare il problema
Una vera e propria emergenza, che necessita di una svolta radicale. ‘Cambiare le prospettive: parliamo di obesità’, è dunque questo il messaggio della Giornata mondiale dell’obesità del 4 marzo. L’obesità è un’emergenza che riguarda anche il nostro Paese. L’invito è quello di dare priorità agli investimenti per la lotta all’obesità, perché investire nella cura dell’obesità e nella prevenzione è una questione prioritaria che richiede l’azione e l’impegno di tutti.
Facciamo il punto con il dott. Giuliano Ubezio, dietista.
Quando si parla di obesità si parla di prevenzione, perché proprio questa è la chiave di volta: investire di più per incoraggiare l’adozione di stili di vita salutari a partire da una corretta e sana alimentazione e dal contrasto alla sedentarietà.
La Giornata mondiale dell’obesità (World Obesity Day), istituita nel 2015 dalla World Obesity Federation, ricorre il 4 marzo in tutto il mondo, coinvolgendo organizzazioni, associazioni e individui, con l’obiettivo ambizioso di invertire la crisi globale dell’obesità. La giornata ha lo scopo di sensibilizzare cittadini e istituzioni e di incoraggiare la prevenzione dell’obesità, evitando discriminazioni, pregiudizi e l’uso di un linguaggio stereotipato e stigmatizzante sulle persone che vivono con l’obesità.
Il tema del World Obesity Day quest’anno è ‘Changing Perspectives: Let’s Talk About Obesity’ (‘Cambiare le prospettive: parliamo di obesità’), con l’obiettivo di aiutare le persone a comprendere la portata e l’impatto dell’obesità in tutto il mondo. L’obiettivo della Giornata Mondiale 2023 mira a mettere in luce come l’obesità si interseca tra i sistemi, aiutare le persone a riconoscere le molte radici e dimensioni dell’obesità e ispirarle a intraprendere azioni efficaci per una salute migliore, influenzare e mobilitare le iniziative politiche; capovolgere le idee sbagliate; per passare dalle parole ai fatti.

Nel nostro paese le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, ovvero più del 46 per cento degli adulti (oltre 23 milioni di persone), e il 26,3 per cento tra bambini e adolescenti di 3-17 anni (2 milioni e 200mila persone). A livello territoriale emergono significative differenze, con punte del 31,9 per cento al Sud e del 26,1 per cento nelle Isole relativamente ai bambini e adolescenti in eccesso di peso.
L’obesità è in Italia una sfida irrisolta di salute pubblica che troppo spesso viene sottovalutata e ignorata da adulti e genitori; l’11,1 per cento degli adulti con obesità e il 54,6 per cento degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso e il 40,3 per cento di genitori di bambini in sovrappeso o obesi ritiene i propri figli sotto-normo peso.

L’iniziativa è promossa da Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete, World Obesity Federation, Sio – Società italiana dell’obesità, Io Net – Italian obesity network, Open Italy, Obesity policy engagment network, Amici Obesi, con gli auspici di Adi – Associazione di dietetica e nutrizione clinica, Amd – Associazione medici diabetologi, Ame – Associazione medici endocrinologi, IbdoFoundation, Sicob– Società italiana di chirurgia dell’obesità, Sid– Società italiana di diabetologia, Sie – Società italiana di endocrinologia, Siedp– Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica, Simg– Società italiana di medicina generale.