Fondazione Onda dà il via al progetto di sensibilizzazione “Uscire dall’ombra della depressione”, una serie di tavole rotonde organizzate in otto Regioni italiane che mira a promuovere azioni territoriali per facilitare l’accesso a diagnosi e cure, coinvolgendo Istituzioni e rappresentanti locali a livello medico, assistenziale e sociale. La prima tappa a Napoli il prossimo 24 gennaio.
La depressione è una malattia che in Italia colpisce oltre 3 milioni di persone ed è considerata dall’OMS come prima causa di disabilità a livello globale, riduce l’aspettativa di vita di oltre 20 anni ed è responsabile di oltre il 60% dei suicidi che si verificano annualmente.
Anche i costi sanitari e sociali legati alla malattia sono estremamente elevati. In ambito sanitario il costo diretto a carico del Servizio Sanitario Nazionale (ricoveri, farmaci, specialisti) ammonta a circa 5mila euro l’anno per persona, mentre in ambito sociale, considerando le ore lavorative perse dai pazienti e la mancata produttività associata ai caregiver, i costi ammontano a circa 4 miliardi di euro l’anno.
“Tra le forme più comuni, ma anche più gravi, c’è la depressione maggiore che colpisce circa un milione di persone nel nostro Paese e si manifesta in genere tra la seconda e la terza decade di vita con un picco nella decade successiva, dunque nel periodo più florido e produttivo della vita con gravi ripercussioni sul piano affettivo-familiare, socio-relazionale e professionale. Purtroppo, si stima che meno della metà delle persone con depressione maggiore ricevano un’adeguata diagnosi e trattamento e che circa 130.000 persone con depressione maggiore risultino ‘resistenti ai trattamenti’, necessitando così di un intervento clinico e sociale particolarmente urgente. L’intervento tempestivo per tenere sotto controllo la depressione è infatti di fondamentale importanza per ridurre il rischio di ricadute, cronicizzazione e ospedalizzazione” commenta Claudio Mencacci, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Onda.
Redazione
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