Possono aiutare a migliorare la qualità di vita dei pazienti: si apre la strada per ridurre i costi di queste terapie
Dall’agopuntura, alla medicina cinese, sono molteplici le possibilità terapeutiche che potrebbero aiutare notevolmente i malati oncologici nel loro percorso.
A spiegare l’importanza dell’argomento, è il professor Massimo Bonucci, oncologo e Presidente di ARTOI, da anni impegnato nello studio delle terapie di supporto e della loro efficacia nel trattamento dei sintomi delle patologie oncologiche.
Cosa sono le terapie integrate
Se fino a poco più di un decennio fa le terapie integrate venivano erroneamente considerate prive di basi scientifiche, oggi sono spesso gli stessi medici laureati nella medicina tradizionale a consigliare con convinzione i percorsi terapeutici alternativi, in abbinata alle terapie mediche convenzionali.
Sia ben inteso che le terapie integrate non vanno a sostituire percorsi terapeutici necessari come la chemio o radioterapia, ma esse rappresentano comunque un mezzo di supporto con cui affrontare in modo migliore la malattia, alleviarne i sintomi, e migliorare la qualità di vita del paziente.
Dallo shiastu, allo yoga, dall’agopuntura all’applicazione dei principi della medicina cinese, fino all’alimentazione funzionale alla prevenzione delle malattie, questi percorsi terapeutici possono fare davvero la differenza nell’affrontare con ottimismo e con un senso, comunque, di benessere e cura di sé, il difficile ostacolo della patologia oncologica.

Terapie integrate, la psiconcologia
La psiconcologia è una disciplina della psicologia che si occupa degli aspetti psicologici legati alle malattie oncologiche. Lo psiconcologo può aiutare e sostenere dal momento della diagnosi, fino a tutto il processo terapeutico.
Nei momenti di ansia, di depressione e confusione, quando le risorse personali e familiari non sono più sufficienti ad affrontare il periodo di crisi, i colloqui con lo psiconcologo possono aiutare ad affrontare la malattia, a trovare strategie e rivalutare gli obiettivi.
La pratica Qi gong
Laddove la medicina occidentale è particolarmente indicata nel trattamento delle condizioni acute, il Qi gong può essere particolarmente efficace in un’ottica di prevenzione, e nel trattamento delle malattie croniche.
Il Qi gong, rientra nelle discipline della medicina tradizionale cinese e possiamo definirlo una “ginnastica dolce”, sia preventiva che curativa, basata sullo scorrimento dell’energia nel sistema dei meridiani su cui, tradizionalmente, agisce l’agopuntura.
La pratica del Qi gong consiste in una serie di esercizi fisici, sia statici che dinamici, tecniche di concentrazione mentale e di controllo della respirazione, emissione di suoni le cui vibrazioni hanno lo scopo di armonizzare i differenti organi vitali.
Le tecniche di Qi gong permettono di sostenere e far circolare l’energia lungo i meridiani, con l’obiettivo di prevenire o sciogliere i blocchi energetici e correggere gli squilibri al fine di raggiungere un benessere fisico e psichico ed una maggiore resistenza allo stress ed ai fattori patogeni.

Nutrizione oncologica
Tra i fattori che predispongono allo sviluppo del cancro è l’infiammazione cronica. Sono molte le condizioni che inducono uno stato infiammatorio: l’esofagite, la gastrite, la colite ulcerose, l’obesità, il diabete, ma anche una dieta squilibrata.
Un’alimentazione scorretta, oltre a contribuire ad aumentare i processi infiammatori, può influire anche sulla produzione di alcuni fattori di crescita che stimolano la proliferazione cellulare.
Essendo il cancro una malattia caratterizzata da crescita cellulare incontrollata, e da infiammazione cronica, viene da sé che il miglior modo per prevenire e curare tale patologia è tenere bassi i livelli di alcuni fattori di crescita e i livelli di infiammazione.
Gli alimenti più a rischio:
Alimenti ad alto indice glicemico come zucchero, farine e alimenti preparati con farine raffinate bianche, dolciumi, alcuni tipi di frutta, patate. Questi sono alimenti che fanno aumentare velocemente la glicemia, e la produzione di insulina da parte del pancreas.
L’insulina ha lo scopo principale di far entrare il glucosio all’interno delle cellule, per essere utilizzato come fonte energetica, ma quando viene rilasciata in quantità elevate stimola la produzione dell’ormone della crescita GH che, a sua volta, stimola quella di un fattore di crescita coinvolto in alcuni meccanismi di proliferazione cellulare, potenzialmente conducenti a patologie tumorali.
L’Associazione per la Ricerca delle Terapie Integrate in Oncologia si sta confrontando con le istituzioni sanitarie per cercare una strada che porti ad una riduzione dei costi delle terapie per i pazienti.
Leggi anche il nostro articolo “Radioterapia in una sola seduta”
Eva Franceschini
Fonte immagini: Pexels e ARTOI
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