
Solo 11 apparecchi in tutto il mondo: il Professor Filippo Alongi ci introduce una nuova tecnologia per contrastare al meglio alcuni tipi di tumore
Lo scorso novembre è stato eseguito presso l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (VR), il primo trattamento radioterapico per contrastare il tumore alla prostata eseguito da un innovativo sistema RM-Linac Elekta Unity. Come funziona questa nuova tecnologia? “È importante sottolineare che apparecchiature come l’Elekta Unity sono davvero uniche e complesse. Quella dell’Ospedale di Negrar è la prima in Italia e nel mondo ce ne sono soltanto 11. È una risorsa preziosa, un’apparecchiatura di radioterapia modernissima che consente di unire due tecnologie: una di tipo diagnostico, costituita da una risonanza magnetica che produce immagini chiarissime senza produrre radiazioni, insieme ad un acceleratore lineare. Questa apparecchiatura così innovativa, permette dunque di trattare al meglio alcuni tipi di tumori. Per esempio, andando a trattare il tumore alla prostata, la precisione delle immagini è tale da poter essere molto brevi e precisi, riducendo anche il numero di sedute per il paziente” spiega il Professor Filippo Alongi, direttore della Radioterapia Oncologica Avanzata IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar “La particolarità di questa nuova tecnologia è che ci consente di avere in tempo reale delle immagini ultra definite, in modo tale da concentrare le radiazioni esattamente sulla zona colpita da tumore, risparmiando il più possibile i tessuti circostanti sani. Questo si traduce in una riduzione significativa degli effetti collaterali” continua il dott. Alongi. Come mai proprio l’Ospedale di Negrar è riuscito ad avere accesso a questo macchinario? “Il nostro Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico ha avuto in questi anni una forte attenzione per lo sviluppo tecnologico. In particolare ha posto molte risorse nella radioterapia come arma potenziale , insieme alla chirurgia e ai farmaci innovativi, contro i tumori. Ma l’intero percorso di acquisizione del macchinario è stato fatto in sinergia con la Regione veneto, che ha visto in “Unity” una grande risorsa, e con altre realtà sanitarie regionali con le quali collaboriamo per il reclutamento dei pazienti per cui è indicata questa terapia.” Nel corso dell’intervista abbiamo parlato di quanto importante sia inoltre la prevenzione e lo stile di vita, insieme ad una diagnosi precoce. Molti altri consigli e informazioni utili sono stati riportati dal dott. Alongi, ascolta ora l’intervista completa: Redazione ©immagine Verona-In ©2020 RadioWellness®