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Social e corpo femminile. Una ricerca sull’uso responsabile dei media on line

Lo studio dell’Università di Padova e di University of Surrey su 247 donne tra i 19 e i 32 anni fruitrici di social media – Emerge un’insoddisfazione psicologica verso il proprio corpo

La ricerca condotta dal Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova e University of Surrey ha preso in esame 247 italiane tra i 19 e i 32 anni, esposte a immagini sessualizzate su Instagram: il risultato è che cambia la percezione del proprio corpo, l’umore e l’interesse per la chirurgia estetica.

La percezione del corpo in Instagram

Instagram è il social media che prevede la condivisione di immagini per eccellenza. Negli ultimi anni, in proporzione alla sua popolarità, è cresciuta anche la disponibilità di immagini ritraenti donne in pose sensuali. In che modo questo tipo di fotografie influenza il pubblico femminile del social? Quali conseguenze ha sulla percezione che le donne hanno del proprio corpo?

Hanno cercato le risposte i due atenei, con l’indagine “Instagram Sexualization: When posts make you feel dissatisfied and wanting to change your body”, pubblicata su Body Image. Lo studio risponde a queste domande indagando i possibili effetti che l’esposizione a tali post può avere sulla soddisfazione corporea delle giovani utenti di Instagram.

Rapporto tra social e percezione del proprio corpo

Come si è svolta la ricerca su Instagram

Il team di ricerca, composto da Francesca Guizzo, ricercatrice all’Università di Padova e ora Lecturer in Psicologia Sociale alla University of Surrey, Natale Canale, docente di Psicologia Sociale dell’Ateneo patavino, e Fabio Fasoli, University of Surrey, ha reclutato 247 donne italiane di età compresa tra 19 e 32 anni, e ha preso in considerazione le reazioni sia alle immagini che ai commenti del rinomato social network.

All’inizio dell’esperimento è stato chiesto alle partecipanti di compilare un questionario pre-esposizione, che includeva una misura di insoddisfazione corporea. Successivamente, in modo casuale, le stesse sono state invitate a visualizzare uno di quattro possibili video raffiguranti post di Instagram, che potevano mostrare immagini di donne rese oggetto di attenzione sessuale, o meno, in combinazione con commenti al loro aspetto fisico, oppure commenti neutri riferiti al paesaggio.

In un secondo momento, le partecipanti hanno completato questionari di follow-up sull’insoddisfazione corporea, l’umore e l’interesse per la chirurgia estetica.

Vivere liberamente il proprio corpo

I risultati dello studio

Le giovani donne esposte a immagini sessualizzate hanno riportato una maggiore insoddisfazione corporea rispetto ai livelli pre-esposizione, e rispetto alle partecipanti esposte a immagini di donne non sessualizzate. 

Inoltre, l’insoddisfazione corporea di queste ultime non è aumentata rispetto ai livelli pre-esposizione, indicando, perciò, che l’attribuzione di caratteristiche sessuali alle immagini in Instagram è un fattore influente sulla soddisfazione corporea. 

Al contrario, il tipo di commenti presenti sotto le immagini non ha influenzato l’insoddisfazione corporea delle partecipanti.

La dipendenza da social network

Lo studio ha esaminato anche il ruolo della propensione alla dipendenza da Instagram, che è stata misurata circa una settimana prima dell’esperimento. I risultati indicano che le donne con una tendenza all’uso problematico della piattaforma sono più propense a prendere in considerazione trattamenti di chirurgia estetica.

Uso consapevole dei social

«Il nostro studio ha evidenziato che un uso compulsivo e incontrollato di Instagram -spiega Natale CanaleDipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova – può accentuare i vissuti negativi relativi al corpo, spingendo così le partecipanti a pensare d’intraprendere degli interventi di chirurgia estetica.

Occorre educare ad un uso più consapevole e funzionale di Instagram, per scongiurare possibili perdite di controllo sull’utilizzo del social media, e serie compromissioni della vita individuale e sociale».

Body positivity per una migliore percezione del corpo

«Risultati come questi mostrano che esiste un chiaro legame tra le immagini sessualizzate a cui le giovani donne sono esposte nei social, e il modo in cui si sentono riguardo alla propria immagine – conclude Francesca Guizzo -. Data la popolarità dei social, e la crescente richiesta di procedure cosmetiche, questi risultati devono far riflettere su possibili strategie di intervento e prevenzione.

A questo proposito penso che la diffusione di messaggi di body positivity possa funzionare per migliorare la percezione corporea delle donne. Sensibilizzare ed educare le donne, a mettere in discussione ciò che vedono sui social media, e come le fa sentire, può aiutare a tamponare alcuni effetti negativi.

Ad esempio, non seguire più pagine che incoraggiano un confronto con standard di bellezza irrealistici, può aiutare le donne a prendere il controllo sugli effetti che i social media hanno sulla loro immagine corporea e sul loro benessere».

Come spesso accade, soprattutto per i social, non è lo strumento ad essere buono o cattivo ma l’uso che se ne fa. Noi di Radio Salute/Radio Wellness da sempre sottolineiamo l’importanza di un utilizzo consapevole e responsabile dei social network.

Leggi anche il nostro articolo “Il Cantiere delle Donne: una convenzione per la salute delle iscritte”

E.F.

Fonte Immagini: Pexels

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