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Sistemi complessi, quando il Nobel accende la curiosità popolare

Il Premio Nobel per la Fisica assegnato al prof. Giorgio Parisi ha acceso i riflettori su un ambito della ricerca fino ad ora sconosciuto ai più. Ma cosa sono i sistemi complessi e come impatta il loro studio sulla nostra quotidianità? Lo abbiamo chiesto ad un esperto

Ascolta l’intervista al prof. Piero Martin, docente di Fisica sperimentale presso il Dipartimento Fisica e Astronomia dell’Università di Padova 

“Un sistema complesso è un sistema composto da tantissimi elemento interagenti tra loro come, ad esempio, le molecole che compongono il corpo umano. Nei sistemi complessi l’evoluzione del sistema è ben più della semplice somma dei comportamenti individuali” – ci ha spiegato il prof. Martin.

Questi studi impattano in maniera concreta sulla nostra vita di tutti i giorni, basti pensare alle ricerca su un sistema complesso come una popolazione, o gli sviluppi di una pandemia. In questo caso gli studi sul clima avranno dei risvolti tangibili sulle nostre vite future.

“L’investimento sulla formazione è cruciale – ha proseguito il prof. Martin – è auspicabile che il nostro Governo e anche l’Europa colgano questa occasione per accrescere questo tipo di finanziamenti perché spesso i risvolti di queste ricerche hanno ricadute concrete sul nostro futuro”.

Anche il clima è un sistema complesso

Complesso, dicevamo, è anche il clima e i problemi legati ai cambiamenti climatici, ragione per cui vincono il Nobel anche i colleghi del prof. Parisi, Hasselmann e Manabe, pionieri dei modelli matematici sul clima che permettono di avere evidenza di proiezioni di quelli che saranno gli andamenti climatici del futuro. Facile comprendere quanto questi studi possano aiutarci a governare i prossimi fenomeni climatici.

Il lavoro di questi scienziati dimostra senza ombra di dubbio quanto la fisica teorica non sia una sorta di esercizio di stile per intelligenze dotate ma qualcosa di estremamente concreto, che potrebbe fare la differenza nello stabilire le strategie future, contro i cambiamenti climatici e il passaggio a nuove politiche energetiche.

Nuove politiche energetiche

“La ricerca è estremamente importante per creare il futuro ed è importante che la ricerca in Italia sia finanziata sul serio”, ha detto il prof. Parisi subito dopo la notizia del Nobel. “Spero – ha aggiunto – che questo sia un buon momento per investire sulla ricerca perché questo significa investire sui giovani”.

Il prof. Parisi ha lavorato anche ai cosiddetti vetri di spin (un particolare tipo di leghe metalliche) sistemi complessi e disordinati la cui comprensione trova applicazione anche nella biologia, le neuroscienze e il machine learning.

Il fisico ha messo a punto un sistema (il cosiddetto sistema delle repliche) che può essere applicato a molti altri sistemi disordinati e che è diventato una pietra miliare nella teoria dei sistemi complessi.

prof. Giorgio Parisi, foto da sito de La Sapienza

Parisi, biografia di un premio Nobel

Giorgio Parisi è nato nel 1948 a Roma, ha conseguito il dottorato di ricerca in Sapienza nel 1970 e attualmente è professore di fisica teorica nell’ateneo romano. Nella sua lunga carriera, oltre ai sistemi complessi, si è occupato anche di fisica delle particelle, materia condensata e molto altro, ottenendo risultati determinanti in ciascuna di queste aree.

Al prof. Parisi, prima del Nobel, sono stati conferiti altri prestigiosi riconoscimenti come il Wolf Prize, medaglia Max Planck e medaglia Boltzmann. Risalgono agli anni ’80 le presentazioni di lavori importanti nel campo dei sistemi complessi, che dimostravano come fenomeni apparentemente casuali fossero governati da “regole nascoste”, e che sono oggi considerati tra i contributi fondamentali del settore.

Dorotea Rosso

Fonte immagini: Pexels e sito La Sapienza

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