Il Sistema Sanitario Nazionale compie 45 anni, tra luci e ombre un sistema unico al mondo, sinonimo di civiltà e uguaglianza
Il Sistema Sanitario Nazionale italiano è riconosciuto come uno dei pilastri fondamentali del benessere della popolazione. La sua creazione risale all’anno 1978, con l’entrata in vigore della legge numero 833, detta “legge sanitaria”, su proposta di una donna, Tina Anselmi, che ha stabilito i principi e le direttive per l’organizzazione e il funzionamento del sistema. Nel corso degli anni, il sistema sanitario italiano ha subito diverse modifiche e adattamenti, al fine di migliorare l’accessibilità e la qualità delle cure mediche offerte alla popolazione.
Fondazione del Sistema Sanitario Nazionale Italiano
La creazione del Sistema Sanitario Nazionale italiano coincide con l’entrata in vigore della legge sanitaria nel 1978. Questa legge ha introdotto il principio dell‘universalità dell’assistenza sanitaria, sancendo che tutti i cittadini italiani dovrebbero avere pari accesso alle cure mediche, indipendentemente dalla loro situazione economica o sociale. Il principio fondamentale su cui si basa il sistema è che la salute è un diritto garantito dallo Stato, e quindi è responsabilità dello Stato fornire servizi sanitari adeguati a tutti i cittadini.

Il Sistema è finanziato attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo sistema di finanziamento si basa principalmente sui contributi previdenziali dei lavoratori e degli imprenditori, mentre una quota minore proviene dalle tasse generali. Il SSN è gestito a livello regionale, con ogni regione che ha la responsabilità di organizzare e garantire l’assistenza sanitaria sul proprio territorio.
Principi del funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale
Il Sistema Sanitario Nazionale italiano si basa su una serie di principi fondamentali che definiscono il suo funzionamento. I principi principali sono i seguenti:
1. Universalità: tutti i cittadini italiani hanno diritto all’assistenza sanitaria senza discriminazioni di alcun tipo. Questo principio sottolinea l’importanza di garantire l’accesso alle cure mediche a tutti, indipendentemente dalla loro situazione economica o sociale.
2. Equità: il sistema sanitario deve garantire l’uguaglianza nell’accesso alle cure mediche. Ciò significa che non dovrebbero esserci disparità tra le diverse regioni italiane o tra le diverse fasce di popolazione.
3. Solidarietà: il SSN si basa sul principio della solidarietà sociale. Ciò implica che i cittadini contribuiscano al finanziamento del sistema attraverso i contributi previdenziali, in modo che il costo dell’assistenza sanitaria sia equamente ripartito tra tutti i cittadini.
4. Gratuità delle cure di base: le cure di base, come le visite mediche e le prestazioni ospedaliere essenziali, sono gratuite per tutti i cittadini. Tuttavia, alcune prestazioni specialistiche o non essenziali possono richiedere un ticket o un pagamento aggiuntivo.

Ad oggi il Sistema Sanitario Nazionale italiano si trova di fronte a sfide significative. La pandemia da COVID-19 ha messo a dura prova l’intero sistema sanitario, mettendo in evidenza alcune lacune e criticità. Tuttavia, l’Italia ha fatto progressi significativi nella gestione della crisi sanitaria, grazie all’impegno degli operatori sanitari e alle misure adottate dal governo.
Una delle principali preoccupazioni per il sistema sanitario italiano riguarda l’accessibilità e l’equità delle cure mediche. Le liste d’attesa per le prestazioni specialistiche e gli interventi chirurgici sono ancora un problema diffuso, soprattutto nelle regioni del Sud, che spesso affrontano maggiori sfide economiche e di organizzazione rispetto alle regioni più ricche del Nord.
Inoltre, il Sistema ha bisogno di investimenti significativi per migliorare l’infrastruttura ospedaliera, l’innovazione tecnologica e la formazione degli operatori sanitari. Questi aspetti sono fondamentali per garantire la qualità delle cure mediche offerte e per far fronte alle sfide future, come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche.