
Si muore sempre più di “mal d’aria”, un’azione immediata è prevista nelle prossime settimane tra le Regioni del Nord Italia
I dati riportati dall’Agenzia Ambientale Europea parlano chiaro: i livelli di inquinamento in Italia sono preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda le zone del nord del Paese.
Come evidenziato nelle ultime analisi dell’OMS, infatti, ogni anno si registrano tra le 85.000 e le 90.000 morti premature causate dall’inquinamento, la maggior parte, nelle regioni della pianura padana, una delle zone più inquinate d’Europa e del mondo.
Sono i cosiddetti PM10 che provocano inevitabilmente danni alle vie respiratorie, dalle più lievi, a delle vere e proprie malattie croniche, fino ad arrivare nei soggetti più deboli e predisposti, alla morte.
Si tratta di polveri sottili prodotte in parte naturalmente (ad esempio attraverso incendi boschivi), ma che, tuttavia, non provocano un impatto così elevato. Lo stesso non si può dire delle attività umane: il continuo aumento di particolato nell’aria che respiriamo, è sicuramente da attribuire a queste ultime, in quanto i maggiori fattori inquinanti sono le attività industriali, il riscaldamento e i mezzi di trasporto. il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, annuncia la convocazione, a breve, di un incontro per i governatori di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, per trovare un nuovo accordo che preveda misure e azioni sempre più efficaci a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. (Fonte Ansa).
Redazione
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