
Scuola: c’è la possibilità che non si torni in aula…
In un’informativa al Senato oggi, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ribadisce che “Si tornerà a scuola se e quando, sulla base delle indicazioni degli esperti, le condizioni lo consentiranno”. Per la prima volta si valuta anche la possibilità che non si torni alle attività didattiche in aula per l’anno 2019-2020. La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato il decreto ministeriale per distribuire alle scuole, in attuazione del decreto legge del governo ‘Cura Italia’, 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza. Di questi, 10 milioni potranno essere utilizzati dalle istituzioni scolastiche per favorire l’utilizzo di piattaforme e-learning e per dotarsi immediatamente di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza o per potenziare quelli già in loro possesso, con attenzione anche ai criteri di accessibilità per le ragazze e i ragazzi con disabilità. Altri 70 milioni saranno utilizzabili per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali per la fruizione della didattica a distanza. I restanti 5 milioni serviranno a formare il personale scolastico. “ Tutto quello che stiamo facendo in questo momento – ha detto la ministra – rappresenta un patrimonio che ci resterà e consentirà alla comunità scolastica di crescere e migliorarsi ancora”. Sono 8, 4 milioni gli studenti fermi ormai da settimane. Gli istituti restano aperti per attività indifferibili mentre la didattica si trasforma. Il 17 marzo scorso il ministero ha emanato le linee guida per indirizzare la didattica a distanza. Quindi: non solo compiti a casa ma il ministero prevede anche videoconferenze, video lezioni, chat di gruppo e trasmissione di materiali didattici. Novità che sta facendo discutere molti da più parti: i voti che i collegi docenti sono tenuti a dare agli studenti a conclusione del secondo quadrimestre. Le valutazioni necessariamente verranno date sulla base del lavoro a distanza che i ragazzi stanno portando avanti. È proprio la distanza , secondo molto pedagogisti, il vero ostacolo per arrivare ad una valutazione oggettiva. Il programma non svolto in questi mesi verrà recuperato l’anno prossimo. Non ci sarà sicuramente il prolungamento delle lezioni a giugno o luglio, la ministra Azzolina lo ha escluso. Gli esami di terza media e maturità si svolgeranno comunque anche se in maniera alleggerita: le commissioni dovrebbero esse tutte interne, la seconda prova probabilmente verrà ridimensionata o addirittura abolita, l’orale potrebbe diventare una tesina.
Redazione
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