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Scarlattina, boom di casi tra i bambini in Italia. Come riconoscerla e cosa fare

Scarlattina e streptococco preoccupano le autorità sanitarie nazionali e internazionali.  La conferma arriva dal Ministero della Salute. In Italia sono in aumento i casi di questa malattia infettiva tra le più comuni nei bambini e che si manifesta con eruzione cutanea diffusa (esantema) come riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità. Cosa sappiamo di questa malattia? Trasmissione, sintomi, prevenzione e vaccinazione

ll Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS per l’Europa hanno segnalato un aumento dei casi di scarlattina dopo un periodo di calo delle infezioni da streptococco di gruppo A osservato durante la pandemia di COVID-19, anche se una ripresa della diffusione si era già registrato a fine 2022.

Scarlattina e streptococco

Quando parliamo di scarlattina e streptococco parliamo della stessa cosa. La scarlattina infatti è una malattia infettiva, contagiosa, causata da una infezione da batteri streptococchi beta-emolitici di gruppo A – come ci spiegano gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù. Generalmente sono delle malattie esantematiche comuni dei bambini è virale.

Come si trasmette la scarlattina?

Questa malattia infettiva si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva, gli starnuti e i colpi di tosse di un bambino malato o portatore del germe che si annida nella faringe. Molto raramente il contagio avviene attraverso la pelle (impetigine). Generalmente la scarlattina colpisce i bambini non prima dei due anni di età e più frequentemente nei mesi più freddi.

I sintomi

La scarlattina ha una incubazione breve, dai due ai cinque giorni, poi si manifesta con  febbre alta , nausea, vomito e mal di testa, e nel giro di qualche ora compare l’eruzione cutanea ovvero l’esantema, dapprima nella zona dell’inguine e delle ascelle poi si diffonde al tronco, alle braccia e alle gambe.

I segni della scarlattina

I segni della scarlattina si manifestano anche sul volto: arrossamento delle guance e pallore del naso e della zona intorno alla bocca. Anche la faringe e le tonsille sono spesso arrossate.  Le linfoghiandole del collo solitamente sono dolenti. Nel giro di un paio di giorni anche la lingua subisce i segni della malattia: assume l’aspetto della lingua a lampone, molto arrossata con papille gonfie.

L’esantema

L’esantema da scarlattina è caratterizzato dalla comparsa di piccole macchioline lievemente in rilievo di colore rosso. La scarlattina non deve essere sottovalutata, se trascurata può portare ad una tossicità la cui responsabile è la tossina pirogenica, che può coinvolgere cuore, fegato, reni i reni e le articolazioni.

La scarlattina, la malattia infettiva tra le più comuni del bambino
Pixabay

Le complicanze

Le complicanze più comuni possono essere immunologiche tardive come la malattia reumatica  e la  glomerulonefrite acuta post-infettiva. Lo streptococco può anche causare ascessi alle tonsille, otiti e sinusiti.  L’esantema ha una durata di 3- 4 giorni, il colore tipico rosso acceso schiarisce, la febbre scompare e subentra una desquamazione della pelle , soprattutto delle mani e dei piedi che si risolve in genere in una ventina di giorni al massimo.

La diagnosi

La diagnosi della scarlattina è clinica. Come in tutte le infezioni batteriche, gli esami di laboratorio riveleranno un aumento degli indici di flogosi (VES, PCR) e dei leucociti neutrofili. La diagnosi di scarlattina viene confermata dal ritrovamento del germe – lo SBEGA – nel tampone faringeo e dall’aumento degli anticorpi diretti contro lo streptococco (TAS).

La terapia

La terapia per la cura della scarlattina deve essere somministrata per una decina di giorni e consiste nell’assunzione di amoxicillina per bocca oppure di una singola iniezione di benzatin-penicillina. Non esiste un vaccino specifico e non dà immunità. Il bambino può tornare a scuola anche dopo 24 ore dall’inizio del trattamento antibiotico, il batterio è molto sensibile agli e muore subito.

Pixabay/L’antibiotico è una terapia efficace per curare la scarlattina

La Prevenzione

Il Ministero della Salute ha diffuso alcune linee guida utili per la prevenzione del contagio della scarlattina. Si tratta di una malattia contagiosa dalla comparsa dei sintomi fino a circa 24 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica. Si consiglia quindi di non uscire di casa. É necessario coprire naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce considerando che il veicolo di trasmissione sono le goccioline emesse da starnuti e colpi di tosse gettando subito dopo il fazzoletto. Si consiglia inoltre di areare gli ambienti interni e di lavare frequentemente le mani senza condividere asciugamani, lenzuola o altri oggetti. Infine, le scuole in cui vengono segnalate infezioni da iGAS (malattie invasiva da streptococco di gruppo A) dovrebbero eseguire la pulizia e disinfezione dei giocattoli e delle superfici toccate frequentemente dagli alunni.