Nuova puntata di SanaMente, l’ultima di questa interessante prima serie di appuntamenti alla scoperta dei misteri della mente umana. Questa settimana parliamo della cosiddetta crisi di mezza età. Cos’è, quali meccanismi biologici scattano, come reagire? A queste e a molte altre domande risponde il nostro esperto, il prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari, neuropsicologo, docente all’università statale di Milano presidente di Assomensana
Ascolta il podcast con la nuova puntata di SanaMente.
Crisi di mezza età, cos’è
Viene interpretata in diversi modi, un tempo si intendeva l’inizio della parabola discendente della vita. Oggi invece sappiamo che la vita è un continuo crescere, perdiamo magari dal punto di vista della prestanza fisica ma aumentiamo la conoscenza, le capacità di discernimento.
Sono gli over 50 ad avvertire che qualcosa sta cambiando. Ogni anni perdiamo l’1% in efficienza mentale, quindi non ci vengono più le parole o perdiamo la memoria. La buona notizia è che i segni fisici sono l’eredità della nostra vita vissuta. Addirittura molti studi ci dicono che tra i 50 e i 60 anni spesso viviamo il nostro periodo migliore di produttività mentale e si guadagna anche in termini di punti del quoziente intellettivo.
In questa fase possiamo ottimizzare le nostre qualità mentali e addirittura fare tesoro per gli anni a venire.

Crisi di mezza età, un passaggio che può sorprendere
Non lasciamoci ingannare dall’età anagrafica, cerchiamo ogni giorno di farci stimolare da qualcosa di nuovo, anche un nuovo hobby che sia per noi una valvola di sfogo, questo ci permetterà di non sentirci ingabbiati verso il viale del tramonto.
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