Api, zanzare, vespe e scorpioni: le 10 punture più comuni che possono darci fastidio
Nelle sere d’estate, specie se ha appena piovuto, le zanzare ci flagellano con la loro insistenza, mentre di giorno, magari se siamo in montagna, dobbiamo fare attenzione ad api e vespe. Insomma, l’estate è un gran bel periodo, ma pur essendo in vacanza non ci si deve dimenticare di fare un po’ di attenzione a pungiglioni e pruriti.
Le punture d’insetto, quali sono le più comuni
Soprattutto in estate, siamo portati ad associare un ponfo che ci ritroviamo sulla pelle alle zanzare. In realtà, le possibilità tra gli insetti che ci ritroviamo in giro, potrebbero essere molto più ampie, specie se, per esempio, facciamo vita da campeggio o andiamo per escursioni. Come riconoscere, allora, le varie punture dei diversi insetti?
Insetti come le api, le formiche, le pulci, ma anche le mosche o i ragni possono pungerci e provocare piccoli o grandi disturbi. Il contatto iniziale può essere anche doloroso, come avviene con la vespa, e potrebbe essere seguito da una lieve reazione allergica, mentre la maggior parte dei morsi e punture non causano nient’altro che un lieve disagio. Ma se si soffre di allergie severe bisogna fare molta attenzione.
La prevenzione, dunque, resta la migliore medicina, e saper riconoscere gli insetti è il modo migliore per rimanere al sicuro.

Perché gli insetti pungono
Alcuni insetti pungono per nutrirsi, come gli ematofagi, quelli che si nutrono di sangue, come zanzare, tafani, pappataci o pulci, per citarne alcuni. Altri pungono per difendersi da un nostro attacco, come nel caso di api, vespe, calabroni o formiche, e generano una puntura decisamente più dolorosa.
Generalmente la zona colpita si infiamma e si gonfia, dando origine a un ponfo. A seconda dell’insetto si crea un singolo ponfo, oppure più microlesioni. Nel caso di insetti che pungono per difesa è anche possibile trovare il pungiglione nella lesione o la testa dell’insetto, come nel caso, per esempio, della zecca.
I sintomi associati alle punture di insetto
Le zanzare iniettano una sostanza tossica allergizzante nel nostro organismo che causa un’infiammazione che provoca una sensazione di prurito per diversi minuti. Le reazioni possono variare da persona a persona, in alcune i ponfi possono essere molto grossi, e a seguito delle punture può manifestarsi febbre.
Se si viene punti da un’ape o da una vespa (ma anche da un calabrone) si possono verificare due reazioni: non allergica e allergica. La reazione non allergica si manifesta con gonfiore, intenso bruciore e prurito in sede di puntura. L’area dolente può anche gonfiarsi ulteriormente nelle 24 ore successive.
La reazione allergica si presenta con gli stessi sintomi ma estesi a una zona più ampia. Si aggiungono poi difficoltà a respirare, riduzione della pressione arteriosa e dolore al petto.

Cosa fare in caso di punture di insetto
A seguito di una puntura di zanzara, il prurito è temporaneo. Possono fornire un leggero sollievo stick specifici a base di ammoniaca o prodotti naturali.
Quando il ponfo è particolarmente grosso e raggiunge dimensioni superiori a quelle di una moneta, è consigliabile applicare una crema a base di antistaminico o di cortisone.
Se si è punti da una vespa o da un’ape e il pungiglione è inserito nella pelle, bisogna cercare di toglierlo aiutandosi con un ago, una lama smussata o una carta plastificata.
Come intervenire sulle punture
- Disinfettare la puntura con acqua ossigenata o euclorina.
- Immergere la zona colpita in acqua fredda o applicare del ghiaccio: questo riduce il dolore e rallenta l’assorbimento del veleno.
- Tenere ferma la zona in cui si è stati punti.
- Solo in un secondo momento si può applicare una crema al cortisone.
I soggetti allergici alle punture di vespe, api e calabroni devono avere sempre con sé i farmaci antistaminici o un preparato monouso a base di adrenalina in caso di necessità.
In caso di eritema, febbre, mal di testa, difficoltà respiratoria, tachicardia, è consigliabile recarsi in Pronto soccorso, e altrettanto se si è stati punti in zone sensibili, come bocca, naso o occhio o se si hanno molte punture a seguito di un attacco da parte di uno sciame di insetti.
Fonte immagini: Pexels