
Prevenzione, igiene orale e mini-invasività in Odontoiatria e in Ortodonzia. Ne parliamo con il prof. Ugo Covani, Direttore dell’IST
Lo scorso venerdì 24 gennaio si è tenuto il VII Congresso dell’Isituto Stomatologico Toscano con l’obiettivo di mettere insieme Odontoiatri e Igienisti dentali per un percorso di aggiornamento comune dedicato quest’anno all’igiene orale e alla riduzione dell’invasività nelle procedure odontoiatriche. Ne abbiamo parlato con il prof. Ugo Covani, Direttore dell’IST.
Siamo partiti dai concetti di prevenzione e igiene orale che il prof. Covani definisce “I cardini sui quali poggia la salute orale, sempre più spesso correlata alla salute generale. Sempre più spesso vengono a galla correlazioni in primis con diabete, malattie cardiovascolari, parti prematuri. Si è posta l’attenzione anche su alcune malattie degenerative come l’Alzheimer o il Parkinson e in questa direzione stanno andando gli studi”. “Dalla più tenera età risulta fondamentale una buona educazione sanitaria e all’igiene orale e poi per tutta la vita un’igiene orale fondata su un’accurata pulizia quotidiana ma anche un’igiene professionale che abbia una cadenza almeno semestrale; frequenza che in casi complessi e più compromessi può aumentare fino a cadenza trimestrale. L’importante è creare in bocca una condizione di salute ed equilibrio del microbiota orale”. Focus di quest’anno la mininvasività in Odontoiatria e in Ortodonzia. In che direzione ci si sta muovendo? “La mininvasività è ormai è importante per tutte le discipline chirurgiche, non per cambiare le procedure ma per affrontarle con una visione tesa ad interpretare i fenomeni biologici che seguono l’atto chirurgico e quindi minimizzando i processi di guarigione e riducendo gli stimoli dolorosi. Nelle discipline odontoiatriche sicuramente la protesi è oggi meno invasiva e più conservativa della struttura dentale. Per quanto riguarda l’Ortodonzia si è ridotto l’impatto sulla vita sociale del paziente prima costretto a tutti quei ferretti in bocca. Oggi laddove esistano le corrette indicazioni anche le mascherine trasparenti possono ottenere ottimi risultati.” Ascolta ora l’intervista integrale con il Prof Ugo Cavani: Redazione
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