Secondo i dati del Censis solo il 63% dei ragazzi tra i 12 e i 24 anni sa che cos’è il Papilloma virus, come si trasmette, quali pesanti conseguenze può portare. Eppure questo virus è responsabile del 20% dei circa 31mila casi di tumore provocati da virus ogni anno in Italia. La prevenzione resta l’unica strada per contrastare la diffusione.
Abbiamo intervistato la dott.ssa Agnese Collino, Supervisore Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi per capire come si diffonde questo virus silenzioso, spesso asintomatico ma molto pericoloso perché può portare al tumore.
Ascolta l’intervista integrale alla dott.ssa Collino
Papilloma virus, che cos’è
“Quella dei Papilloma virus è una famiglia di virus molto numerosa, se ne contano più di 150, che attaccano le mucose, ci ha detto la dott.ssa Collino. Alcuni colpiscono la pelle e possono provocare le comuni verruche, altri le mucose del tratto orale o genitale e si trasmettono prevalentemente per via sessuale. Alcuni ceppi sono ad alto rischio perché possono provocare dei tumori, il più comune è quello della cervice uterina ma possono provocare anche il tumore alla vulva, alla vagina, all’ano e al pene e anche alla cavità orale, laringe e faringe. Infatti, contrariamente a quanto pensano i più, il Papilloma può colpire anche i maschi.
Si tratta di una famiglia di virus molto comune, molto frequente. Si stima che circa l’80% delle donne contragga questo virus almeno una volta nella vita. In prevalenza colpisce i giovani tra i 25 e i 35 anni e il 50% viene a contatto con ceppi ad alto rischio. Nella maggioranza dei casi si risolve spontaneamente cioè il nostro sistema immunitario lo debella in autonomia. Quando invece il virus cronicizza vi può essere l’insorgenza della forma tumorale.
Papilloma, il virus silenzioso
Spesso chi si ammala non sa di esserlo perché la malattia non provoca sintomi. L’unico modo per capire se siamo infetti è eseguire l’HPV test. La malattia in alcuni casi si manifesta con lesioni evidenti o con dolori durante il rapporto sessuale ma sarebbe sempre bene prevenire tramite gli screening anche queste manifestazioni del problema. Fare la diagnosi precoce è fondamentale perché quando ci sono manifestazioni significa che il problema è già ad uno stadio avanzato.
A rischio anche i maschi
Dobbiamo sfatare il falso mito che il Papilloma colpisca solo le donne tanto che oggi si vaccinano anche i maschi non solo per proteggere le donne. Il tumore del pene, dell’ano o del tratto oro-faringeo possono essere tutti provocati delle forme più aggressive del virus, senza contare altri disturbi fastidiosi come i condilomi. Nel complesso un terzo delle lesioni sia benigne che maligne sono a carico dei maschi. Ecco perché il piano vaccinale del Papilloma coinvolge anche i maschi a partire dagli 11 anni.
Il virus non dà segnali, lo abbiamo detto. Ce ne accorgiamo solo in seguito alle lesioni che si possono formare. Importante il pap test e l’HPV test, ricordandoci che per i maschi non esiste uno screening specifico. Ecco perché è fondamentale la prevenzione da parte delle donne.
Il preservativo, sempre fondamentale ma non protegge dal Papilloma
Il preservativo è fondamentale per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili ma non protegge dal Papilloma virus perché quest’ultimo si trasmette attraverso il contatto tra mucose e tra pelle. L’unico metodo efficace è la vaccinazione proprio perché i metodi-barriera non sono del tutto efficaci in questo caso.
Fondazione Veronesi da tempo è impegnata nella ricerca anche sul Papilloma virus e nel diffondere informazioni corrette, ad esempio con un focus sul sito www.fondazioneveronesi.it. Ma a questo vanno affiancate le azioni delle istituzioni a partire dalle campagne vaccinali e dagli screening. Grazie a questa duplice azione malattie come il Papilloma virus possono essere debellate, se riuscissimo a farlo il tumore alla cervice uterina sarebbe un tumore raro.
E’ un obiettivo ambizioso – ha concluso la dott.ssa Collino – ma gli strumenti ci sono ed è importante essere ambiziosi quando si tratta di salute”.