La Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus ha istituito un servizio di emergenza Covid-19 per i pazienti Parkinson e Disordini del Movimento. Per non lasciare sole le famiglie in un momento difficile come questo della pandemia.
Un numero verde gratuito 800149626 attivo dalle 15.00 alle 17.00 il martedì con un neurologo e il venerdì con uno psicologo. “Se hai bisogno di chiedere informazioni al neurologo o se hai bisogno di supporto psicologico, approfitta del Numero Verde Gratuito 800149626”.

Questo il monito della Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, sempre in prima linea per supportare i pazienti parkinsoniani o con patologie legate ai disordini del movimento e che dall’inizio della pandemia ha messo a disposizione un servizio gratuito di teleassistenza per rispondere a tutte le domande legate al Covid-19 in correlazione con la malattia di Parkinson.
Continua, inoltre, il fitto programma di webinar previsti dal mese di aprile fino a giugno 2021. L’obiettivo di questi incontri gratuiti è approfondire tematiche legate alla malattia di Parkinson e i disordini del movimento con argomenti di particolare interesse per pazienti, caregiver e familiari.
Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.fondazionelimpe.it nella sezione dedicata.
(Ufficio Stampa Leeloo Informazione e Comunicazione)
Cos’è la malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa. I sintomi motori sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina. La maggior parte dei casi di Parkinson si verifica dopo i 50 anni.
La causa che porta alla morte delle cellule è ancora oggi sconosciuta. I primi sintomi più evidenti all’inizio della malattia coinvolgono le più comuni attività motorie e si manifestano con tremori, rigidità, lentezza nei movimenti e difficoltà a camminare.
In seguito, possono insorgere problemi cognitivi e comportamentali, fino ad arrivare alla demenza che può verificarsi a volte nelle fasi avanzate.
Parkinson, una malattia in rapido avanzamento
Un recente studio sulla malattia pubblicato sulla rivista Journal of Parkinson’s Disease afferma che una vera e propria pandemia investirà la popolazione mondiale a causa dell’alto livello d’invecchiamento. Si pensa addirittura ad un raddoppiamento dei casi entro il 2040: il morbo di Parkinson infatti è attualmente registrato come una delle malattie neurodegenerative che avanza più velocemente.
“Alcuni fattori addizionali all’invecchiamento – afferma Patrik Brundin, direttore della rivista – come l’aumentata longevità, l’aumento dell’industrializzazione, con la sempre maggiore esposizione a sostanze come pesticidi e metalli pesanti che aumentano il rischio, rischiano di portare il numero addirittura a 17 milioni”.
Resta fondamentale, anche in questo caso, portare avanti la ricerca per fare luce sulle cause della malattia e per trovare cure all’avanguardia. Gli esperti ritengono poi fondamentale uniformare i modelli di cura in tutto il mondo, rendendoli standard.
Per quanto riguarda l’Italia, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha ribadito che: “L’arrivo della diagnosi di Parkinson è come uno tsunami che travolge non solo il paziente ma anche chi gli sta accanto. Un misto di paura, ansia e disperazione per una patologia progressiva, difficile e subdola nei suoi sintomi e nella sua evoluzione. Tutte le nostre azioni dunque devono essere volte a supportare il caregiver famigliare e tutti i parenti vicini”.
“È importante inoltre garantire la disponibilità delle terapie a tutti i pazienti – ha proseguito Sileri. Proprio per evitare il ripetersi di improvvise e drammatiche carenze di farmaci salvavita, che negli ultimi mesi hanno riguardato anche quelli per il Parkinson, l’Agenzia italiana del farmaco può richiedere un blocco temporaneo delle esportazioni nel caso in cui si renda necessario per prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità. Una misura importante a tutela della salute dei nostri cittadini. Ulteriori passi in avanti – conclude Sileri – potranno essere fatti continuando a finanziare la ricerca per la produzione di trattamenti sempre più efficaci e una terapia purtroppo ancora lontana”.
I numeri della malattia di Parkinson
Sarebbero circa 250mila in Italia le persone affette da malattia di Parkinson ma il dato sembra essere sottostimato. Non esistono dati ufficiali sul numero esatto, la stima viene fatta sul consumo di farmaci. Anche per questo le associazioni dei pazienti chiedono alle istituzioni la creazione di un registro ufficiale delle persone affette dalla malattia.
Redazione
Fonte: ufficio stampa Leeloo Comunicazione
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