Mascherine: come indossarle, smaltirle e risolvere piccoli fastidi dovuti all’uso prolungato
Radio Wellness 5, Nov 2020
In questo periodo l’uso delle mascherine è diventato ormai una routine. Ecco che è importante ribadire come usarle nel modo corretto e come si possono affrontare alcuni fastidi che possono insorgere durante l’utilizzo.
Le mascherine e il loro corretto utilizzo e smaltimento
Le mascherine rappresentano una misura complementare per il contenimento della trasmissione del virus e non possono in alcun modo sostituire il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e l’attenzione scrupolosa nel non toccare il viso, il naso, gli occhi e la bocca. Siano esse chirurgiche, di stoffa, FFP2 o FFP3, le mascherine sono oggi un dispositivo di sicurezza obbligatorio e, talvolta, utilizzato nella maggior parte della nostra giornata. Sebbene tutte le mascherine poco fa nominate siano a norma, le nuove indicazioni consigliano caldamente l’utilizzo di mascherine chirurgiche in quanto più igieniche e più adeguate all’uso comune.
Qui di seguito, riportiamo alcune indicazioni fornite dal Ministero della Salute per assicurare il corretto utilizzo della mascherina e il suo smaltimento: Prima di indossare la mascherina
lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l’igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi;
indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna;
posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento;
accertarsi di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna);
Durante l’uso
se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci;
se durante l’uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l’igiene delle mani;
non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani;
Mascherine – vademecumQuando si rimuove
manipolare la mascherina utilizzando sempre gli elastici o i legacci;
lavare le mani con acqua e sapone o eseguire l’igiene delle mani con una soluzione alcolica;
Nel caso di mascherine riutilizzabili
procedere alle operazioni di lavaggio a 60 gradi con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore, se disponibili; talvolta i produttori indicano anche il numero massimo di lavaggi possibili senza riduzione della performance della mascherina;
dopo avere maneggiato una mascherina usata, effettuare il lavaggio o l’igiene delle mani.
Eventuali piccoli disagi nell’utilizzo prolungato di mascherine
Sebbene sia importante ribadire che l’utilizzo delle mascherine è obbligatorio, è anche giusto sapere che, in determinate situazioni o in determinati soggetti, il lungo utilizzo delle stesse potrebbe provocare dei piccoli fastidi. Quasi tutte le problematiche, possono essere risolte con piccole accortezze preventive che ci faranno indossare le mascherine con più tranquillità. Qui di seguito dunque, riportiamo una lista di quelli che potrebbero essere i principali inconvenienti e come contenerli: Secchezza: l’uso prolungato della mascherina determina un ambiente umido, che può portare ad alterazioni della barriera cutanea (lo strato lipidico che protegge naturalmente la nostra cute) e secchezza della pelle. In questo caso, è consigliato l’uso di una qualsiasi crema idratante per riequilibrare lo stato della pelle. Questo trattamento vale anche per la detersione delle mani, anch’esse soggette a irritazioni o secchezza a causa dell’uso frequente di gel. Danno da pressione: soprattutto chi utilizza mascherine FFP2 e FFP3, potrebbe ritrovarsi con irritazione cutanea, fino alla formazione di solchi cutanei ed erosioni. Ecco perchè, quando non vi siano situazioni particolari che lo richiedono, è preferibile l’utilizzo delle mascherine chirurgiche, decisamente più leggere e più adattabili alla forma del viso. Dermatite da contatto: le mascherine sono fatte da tessuti sintetici o naturali, e possono contenere tracce di conservanti, igienizzanti e coloranti. Tutte queste sostanze possono determinare in alcuni persone predisposte, la formazione di dermatite da contatto, irritativa o allergica. Si manifesta con la comparsa di prurito, secchezza e desquamazione, rossore e talvolta vescicole. Ecco che è bene informarsi prima dell’utilizzo, dei materiali che compongono la mascherina, in particolare per i soggetti con patologie della pelle.Mascherine e fastidiPeggioramento di patologie della pelle: dermatiti, acne e rosacea possono peggiorare con l’uso della mascherina. L’acne, in particolare, può peggiorare per la frizione con la mascherina e per l’occlusione della pelle, che subisce sbalzi di umidità e microcircolazione, con accumulo del sebo. Assicurarsi dunque, insieme al proprio specialista, di utilizzare le mascherine più adatte alla propria problematica. Sensazione di difficoltà a respirare durante l’utilizzo prolungato: «Indossare la mascherina non ha alcun effetto negativo sulla nostra salute». Lo assicura Antonio Ferro, vicepresidente SItI, la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. «Sensazioni di soffocamento o comparsa di mal di testa – assicura lo specialista – sono effetti di una reazione psicologica e non fisica del nostro organismo». «Solo in due casi la mascherina può creare degli squilibri alla capacità di ossigenare il sangue – aggiunge il vicepresidente SItI -: durante l’attività fisica ed alle persone che soffrono di asma o altre particolari patologie. Ma si tratta di casi davvero rari». Anche se non un problema di tipo sanitario, presentiamo un’altra fastidiosa problematica presente in coloro che portano gli occhiali. E’ di norma infatti, che con l’utilizzo della mascherina, gli occhiali tendano spesso ad appannarsi e creare dunque un disagio alla vista.
Vi sono tuttavia alcune tecniche tra cui gli spray anti appannamento o il posizionamento corretto del ferretto della mascherina, tuttavia, ci sentiamo di condividere un video dimostrativo che illustra come adattare la mascherina chirurgica al nostro viso, avendo in primis una corretta aderenza e impedendo poi la fuoriuscita del respiro verso la zona degli occhi.
Leggi anche l’articolo dedicato alle Mascherine e distanza contro il Covid-19: abbassano 1000 volte carica virale
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