Malattie infiammatorie dell’intestino: al via la campagna “Fatti più in là”
Radio Wellness 24, Nov 2020 24, Nov 2020
In Italia sono circa 250.000 le persone che soffrono di malattie infiammatorie croniche dell’intestino, una delle principali fonti di alterazione della routine quotidiana.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali
Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino si manifestano prevalentemente in una fascia di età compresa tra i 15 e i 40 anni, tanto negli uomini quanto nelle donne; diversi studi stimano che in Italia circa 250.00 persone ne siano affette. Le cause scatenanti sono ad oggi sconosciute, ma si ritiene che siano dovute a diversi co-fattori tra la genetica e i fattori ambientali. Si tratta di patologie croniche e recidivanti, il cui andamento è caratterizzato dall’alternarsi di episodi acuti, che impattano fortemente sulla qualità di vita.Malattie infiammatorie “Queste malattie, proprio per l’impatto che hanno sulla quotidianità dei pazienti, sono associate a numerose comorbilità fisiche e psicologiche, come la depressione e lo stress. Riunioni di lavoro, la pianificazione della giornata, stare a tavola con la famiglia possono essere attività incredibilmente difficili per chi ne soffre, che non di rado rischia il posto di lavoro o un demansionamento a causa della malattia”, dichiara Marco Daperno, Segretario Generale IG-IBD, Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease. “Ma oggi grazie ai progressi terapeutici e all’adozione di stili di vita adeguati, le fasi acute possono essere tenute lontane per un periodo sempre più lungo, con importanti benefici clinici e psicologici per i pazienti. Questo terzo incomodo può essere allontanato se tutti si lavora bene ed assieme: pazienti, medici, chirurghi”.
Al via la campagna “Fatti più in là” per combattere le malattie infiammatorie intestinali
Grazie ai progressi della ricerca e alle diagnosi sempre più accurate, oggi si possono tenere sempre più lontane le fasi acute, avendo benefici fisiologici e psicologici per i pazienti. A fronte di ciò, nasce la campagna “Fatti più in là”, proprio per sostenere quanto più possibile, i percorsi dei pazienti, medici e chirurghi al fine di garantire una routine più gradevole, soprattutto se si parla di malattia di Crohn e colite ulcerosa.Malattia di Crohn “Colite ulcerosa e malattia di Crohn hanno un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono e rendono difficili tanto le relazioni personali e più intime, quanto quelle lavorative e sociali”, spiega Salvo Leone, Direttore Generale AMICI Onlus, l’associazione che tutela le persone colpite da MICI. “Inoltre, queste malattie hanno delle importanti ricadute dal punto di vista economico, sia per il Sistema Sanitario Nazionale che per le persone che ne sono affette”. La campagna sarà promossa sulle pagine Facebook e Instagram di Mici360 e sull’omonimo sito internet all’interno del quale pazienti e caregiver troveranno informazioni e consigli su tanti aspetti della convivenza con la malattia: dalla vita di coppia alle abitudini alimentari, dalle abitudini a lavoro, ai viaggi e lo sport. Voce e volto della campagna sarà il conduttore radiofonico e televisivo Rudy Zerbi che, interpretando la parte del terzo incomodo, realizzerà dei contributi video per amplificare i messaggi della campagna verso il grande pubblico. “Sono felicissimo di aver aderito a questo progetto, perché credo sia fondamentale raccontare il più possibile. Spesso queste malattie colpiscono soggetti davvero molto giovani e io ho subito pensato a loro, che possono essere i più fragili e, probabilmente, anche i più in imbarazzo nel parlare delle problematiche che devono affrontare”, afferma Rudy Zerbi.
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