Antibiotici e vaccini contro le malattie infettive, diverse cure a disposizione
La ricerca in ambito medico sta contribuendo ad una migliore gestione delle malattie infettive, e ad un controllo della loro diffusione. A parlarne è il professor Claudio Cricelli, presidente SIMG, Società italiana di Medicina Generale.
Malattie infettive, le più diffuse
“Se fossimo nati 100 anni fa, avremmo dovuto temere prevalentemente le malattie infettive. Oggi, grazie agli antibiotici e ai vaccini, queste patologie sono contenibili e gestibili”. Esordisce così il professor Claudio Cricelli, nel delineare il quadro generale delle malattie infettive a livello globale.
Epatiti virali, HIV, malattie tropicali, sindromi influenzali sono le patologie infettive più diffuse e a cui prestare maggiore attenzione.

Malattie infettive, l’HIV
Secondo Epicentro, l’Osservatorio dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2020 sono state segnalate 1.303 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari ad un’incidenza di 2,2 nuovi casi per 100.000 residenti. L’incidenza di nuove diagnosi di HIV è in continua diminuzione dal 2012. Nel 2020, le incidenze più alte sono state registrate in Valle d’Aosta, Liguria, Provincia Autonoma di Trento e Lazio.
Nel 79,9% dei casi le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2020 sono maschi. L’età media è di 40 anni per entrambi i sessi e l’incidenza più alta si riscontra nelle fasce d’età 25-29 anni.
Epatiti virali, i casi in Italia
In Italia, nel corso del 2021, la diffusione di epatiti virali risulta essere stabile, ma con tendenza alla diminuzione rispetto all’anno precedente, l’andamento dell’incidenza dei casi segnalati di epatite virale acuta, una patologia che colpisce il fegato, causata da virus che si trasmettono in maniera differente a seconda delle tipologie (A, B o C).
In particolare, durante il 2021, sono stati registrati complessivamente 277 casi (erano 263 nel 2020): 126 di epatite A, 89 di epatite B, 24 di epatite C, 21 di epatite E, 2 di epatite Delta, e 15 casi non classificati.
Sono alcuni dei dati comunicati dal Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute (SEIEVA), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Malattie infettive, influenza sotto controllo
In Italia la circolazione dei virus influenzali e simil-influenzali si mantiene stabile e sotto la soglia di base.Durante l’ottava settimana del 2021 si stima ci siano stati 106.000 casi in una settimana, per un totale di circa 1.880.000 a partire da metà ottobre.
Un anno fa, di questi tempi, erano stati superati i 6,6 milioni di allettati. È quanto emerge dal bollettino di Sorveglianza delle sindromi influenzali Influnet, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
Nella scorsa stagione, nel primo periodo dell’anno, la curva epidemica continuava la sua discesa dopo aver raggiunto il picco stagionale, e il livello di incidenza era pari a 7,2 casi per mille assistiti, a fronte di un valore pari a 1,7 casi per mille assistiti che si è registrato nello stesso periodo di quest’anno.
In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale e, a causa dell’emergenza Covid-19, Sardegna e Calabria non hanno attivato la sorveglianza.
Infine, rispetto a un totale di 3.904 campioni analizzati dall’inizio della sorveglianza stagionale, nessuno è risultato positivo al virus influenzale vero e proprio. Un dato che mostra come quelle che circolano quest’anno siano per lo più forme simil-influenzali, dai sintomi simili ma in forma più lieve e di minor durata.
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Eva Franceschini
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