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“Le donne mi chiedono”, storie di donne malate di tumore al seno

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Autrice del libro, la professoressa Adriana Bonifacino, senologa e presidente di IncontraDonna. Perché le storie delle donne, e degli uomini, raccontate nel volume possano essere d’aiuto ad altri. Ascolta ora l’intervista ad Adriana Bonifacino: Si chiama “Le donne mi chiedono” il libro che la professoressa Adriana Bonifacino ha scritto a quattro mani con la giornalista Laura Berti. Adriana Bonifacino è responsabile dell’Unità di Diagnosi e Terapia in Senologia dell’ Azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea di Roma e docente della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza, presidente dell’associazione IncontraDonna. Non tanto un trattato medico, o meglio, non solo una divulgazione scientifica  ma soprattutto una galleria di storie, di persone che attraverso i loro spaccati  di vita ci raccontano i diversi aspetti di una malattia come il tumore al seno. Oggi in Italia circa 800 mila persone convivono con questa patologia, donne soprattutto ma anche uomini dato che, anche se in minima parte, anche i maschi vengono colpiti da questo tumore. Dopo un periodo in cui a causa del lockdown le attività ordinarie legate a screening e controlli per il tumore al seno hanno subito un freno, arriva un volume che invita alla prevenzione. donne - tumore al seno “E’ la storia dei miei primi 40 anni di professione di medico in prima linea – ci ha detto l’autrice – volevo raccontare la malattia attraverso gli occhi dei pazienti, non tanto, stavolta, tramite le ricerche o le statistiche di medici e ricercatori”. Ecco dunque che chi legge “Le donne mi chiedono” si imbatte nella storia di  Cristina, che agitata cerca di capire perché la dottoressa da cui è andata per un nodulo sospetto al seno, le faccia così tante domande sullo stile di vita o la familiarità della malattia. Cosa c’entra tutto questo con un possibile cancro al seno? E poi Valeria, 32 anni, che scoperto il tumore ha come prima reazione istintiva voler annullare dei progetti di vita, ma poi viene indirizzata sulla crioconservazione degli ovociti, utile per una gravidanza futura. Solo per citarne alcune. Nel volume si parte da un dato: oggi in Italia ci sono circa 400 mila nuovi malati di tumore all’anno. “Il 40 % potrebbero essere evitati con la prevenzione (stile di vita, controlli…) – ha proseguito Bonifacino. Questo libro doveva uscire a marzo ma poi c’è stato il Covid. La pubblicazione ora coincide con il forte bisogno di richiamare i cittadini a prendersi cura di sé, attraverso la corretta alimentazione, l’attività fisica e anche i controlli”. Perché tanti casi? Le spiegazioni, paradossalmente, rassicurano. Oltre a un aumento dell’aspettativa di vita, grazie alla diffusione dei controlli, il tumore viene scoperto più frequentemente e precocemente. Raccogliendo in qualche modo il testimone da Umberto Veronesi, suo maestro, con autorevolezza scientifica ed empatia, la senologa spiega aspetti dello studio, della cura e della prevenzione della malattia, dai test genetici alle terapie personalizzate, dai nuovi farmaci ai rischi ambientali e agli stili di vita. “Umberto Veronesi è stato il mentore un po’ per tutti noi medici che ci occupiamo di  oncologia – ha concluso la prof. Bonifacino. Una persona con la quale ho avuto modo di collaborare più volte. Questo libro vuole essere il terzo dopo i primi due volumi scritti proprio dal professor Veronesi:  “Le donne devono  sapere” e poi “Le donne vogliono sapere”. Dall’ultimo volume sono passati 14 anni e il trattamento del tumore del seno si è rivoluzionato. Ore le  terapie lasciano aperta la porta della speranza”. Dorotea Rosso ©2020 Radio Wellness®