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Laparocele, il disturbo di cui soffre Papa Francesco. Cos’è e come trattarlo

Laparocele è un termine che con cui abbiamo preso confidenza negli ultimi giorni leggendo i quotidiani e guardo i telegiornali poiché ne soffre Papa Francesco e per la quale si è sottoposto ad un intervento chirurgico

Si tratta di un’ernia che può formarsi in corrispondenza di una profonda cicatrice che interessa l’addome, spesso legata a precedenti interventi. Secondo un rapporto della Sice – Società Italiana Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie – ogni anno in Italia si registrano ogni anno circa 17mila casi di laparoceli ed ernie ventrali primitive. Ma quali sono le cause e come può essere trattata. La parola gli esperti di Humanitas.

Che cos’è il laparocele?

Il laparocele è un’ernia che si forma su una cicatrice a seguito di un’operazione chirurgica addominale. È uno dei possibili inconvenienti, esiti della chirurgia tradizionale che prevede l’apertura della parete addominale (laparotomica). Succede nel 10% dei casi circa che nel corso del tempo si possa verificare un cedimento della parete muscolo-fasciale che sostiene l’addome attraverso il quale fuoriesce il peritoneo, un sottile foglietto ripiegato su se stesso che separa gli organi interni dalla parete addominale. Ce ne accorgiamo poiché si manifesta un gonfiore in corrispondenza della cicatrice.

Altre cause

Tra le le cause già citate, possono essere infezioni della ferite, traumi che non hanno provocato un taglio della cute, la lassità delle strutture muscolari. Può essere causata anche dalle broncopneumopatie croniche ostruttive per i frequenti e violenti colpi di tosse che si riflettono sui muscoli della pancia.

I fattori di rischio

Il laparocele può essere favorito dall’ obesità, dall’età avanzata, da una ferita infetta, dalla tipologia ed estensione dell’incisione chirurgica. Il laparocele compare più frequentemente quando le incisioni sono estese.

Complicazioni del laparocele

Esiste la possibilità per il laparocele di andare incontro a complicanze di tutte le ernie della parete addominale: tende ad ingrandirsi, può strozzarsi e causare problemi alla crescita della cute che lo riveste. In alcuni casi l’unica alternativa per risolvere le complicanze è ricorrere ad un intervento chirurgico d’urgenza.

I sintomi

Il laparocele può essere del tutto asintomatico, può essere visibile ma senza dare disturbi, in genere però può essere fonte di fastidio o dolore, soprattutto in caso di affaticamento, attività fisica, lunghe camminate, posizione eretta per un tempo prolungato , sforzi addominali intensi ( defecazione, tosse, starnuti).

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Pancia dolente

Diagnosi e trattamento chirurgico

L’iter diagnostico non è complesso. Basta una visita medica l’osservazione del tipico gonfiore associato alla ferita chirurgica.

L’intervento chirurgico del laparocele può essere eseguito con due procedure, entrambe con anestesia generale.

Nella procedura tradizionale si accede chirurgicamente dalla cicatrice, si procede isolando il sacco peritoneale e la porta del laparocele. Con l’intervento di riposiziona, riducendolo, il laparocele all’interno dell’addome e, generalmente, si colloca una una rete di materiale sintetico per rinforzare la parete in cui si era verificato il cedimento dei tessuti, causa del laparocele.

Il trattamento chirurgico del  laparocele
Pixabay

La seconda soluzione è la chirurgia laparoscopica, un trattamento mini-invasivo, per accedere alla cavità peritoneale e quindi per visualizzare “dall’interno” la zona di cedimento fasciale: utilizzando 3 o 4 piccole incisioni chirurgiche addominali è possibile introdurre nella cavità addominale telecamera e strumenti chirurgici. Una scelta chirurgica in caso di laparocele di piccole dimensioni.

Come prevenire il laparocele?

Il laparocele si può prevenire. La prima buona regola da seguire è fare un riposo adeguato dopo un intervento chirurgico addominale, limitando gli sforzi per alcune settimane e se necessario anche mesi nel post intervento. È importante rispettare le indicazioni dello staff medico e le visite programmate per la medicazione e la pulizia della ferita. In alcuni casi, quando l’intervento è stato particolarmente invasivo, può essere necessario sottoporsi a esercizi di riabilitazione per rinforzare la parete addominale evitando esercizi faticosi.