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La medicina integrata a servizio dell’igiene del sonno. Dal 13 al 15 settembre, XXIX Congresso Nazionale dell’AIMS

Parlando di cattivo riposo la prima cosa che ci viene in mente è l’insonnia e quindi stress, ansia e depressione che sono le principali cause che ne derivano. Le patologie collegate al riposo in realtà sono molteplici, basti pensare alla narcolessia, caratterizzata da episodi di forte sonnolenza in qualsiasi momento e la quale causa scatenante, sebbene non sia ancora stata accertata con certezza, sembra essere collegata ad un meccanismo autoimmune che produce la perdita di un nucleo di cellule presenti nell’ipotalamo come spiega Giuseppe Plazzi, Professore di Neurologia all’Università di Bologna e Presidente AIMS, Associazione Italiana Medicina del Sonno. Dalle forme di prevenzione primaria come l’igiene del sonno al trattamento adeguato di patologie collegate appunto al sonno è sorta l’esigenza di focalizzare l’attenzione del XXIX Congresso Nazionale AIMS sulle nuove prospettive di una medicina integrata con tematiche riguardanti la diagnosi e la gestione dell’insonnia in età pediatrica, la quantificazione dei ritmi circadiani, il ruolo del sonno nei processi di rimodellamento sinaptico della corteccia cerebrale e gli ultimi dati riguardanti il rischio cancerogeno del lavoro su turni. “Dormire poco o male ha una ripercussione non solo in termine di salute del singolo ma è un costo per la società – chiarisce Dario Arnaldi, ricercatore, esperto in neurofisiopatologia e in Medicina del Sonno all’ospedale San Martino di Genova nonché presidente del Congresso – È necessario, quindi, promuovere una corretta informazione sui rischi per avviare una prevenzione sociale ad ampio respiro, sostenendo sempre di più l’interdisciplinarietà medica e la ricerca. Si è notato iniltre che chi soffre di Alzheimer e Parkinson spesso ha un peggioramento della qualità del sonno – evidenzia Arnaldima i disturbi del sonno possono peggiorare se non anche essere alla base di queste patologie”.
“Secondo alcune ricerche – aggiunge poi il Prof. Lino Nobili, responsabile del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale Gaslini di Genova e presidente del Congresso assieme ad Arnaldi – il diabete rappresenta una delle maggiori comorbidità nei pazienti insonni e le persone affette da disturbi del sonno hanno un rischio di ipertensione arteriosa più alto del 300-500% rispetto a soggetti non insonni (indipendentemente da età, indice di massa corporea, diabete, consumo di alcool e fumo). Si tratta di un’ulteriore conferma dell’importante ruolo svolto dal sonno nel mantenimento di una corretta salute psico-fisica: ogni alterazione del cosiddetto orologio biologico interno, infatti, si ripercuote anche su altre funzioni fisiologiche fondamentali come i livelli ormonali, la temperatura corporea, la pressione arteriosa, il tono dell’umore e il metabolismo energetico. Associata ai disturbi del sonno, all’ipertensione e al diabete, vi è spesso una ridotta produzione di melatonina, un ormone naturale prodotto nella ghiandola pineale che regola i ritmi circadiani e il funzionamento corretto dell’orologio biologico interno nell’arco delle 24 ore. Oltre ad intervenire sul ritmo sonno-veglia, infatti, la melatonina ha un’azione diretta nella regolazione del metabolismo energetico e del glucosio nell’arco delle 24-h. Inoltre, agendo sui ritmi circadiani e conseguentemente sulla pressione arteriosa, può influenzare anche il sistema cardiovascolare”. All’evento di benvenuto il 13 settembre l’intervento di Franco Malerba, primo astronauta italiano ad andare in orbita nel ’92 a bordo dello Space Shuttle Atlantis. Chi meglio di lui può dare testimonianza di come il sonno possa influire sulla qualità della vita?
  Fonte: Ufficio Stampa Trefoloni e Associati ©2019 Radio Wellness®