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Il singhiozzo, perché viene e come fermarlo: 5 consigli pratici

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Il singhiozzo è un disturbo molesto che prima o poi colpisce tutti. E’ causato dall’irritazione del nervo frenulo che controlla le contrazioni del diaframma. Compare improvvisamente, può essere occasionale, durare qualche minuto o persistente, legato a patologie in questo caso è consigliato rivolgersi al medico

La curiosità: nel lontano 1922,  Negli Stati Uniti un uomo ha vissuto 68 anni con il singhiozzo!  

È un disturbo banale ma fastidioso, soprattutto se si scatena “in pubblico” durante una cena, ad un colloquio di lavoro, al cinema o a teatro.

Il molesto “hic” almeno una volta nella vita è capitato a tutti. A volte passa subito seguendo i vecchi rimedi che ci hanno insegnato sin da piccoli: bere piccoli sorsi d’acqua, trattenere il respiro, chiedere a qualcuno di “spaventarci”. In genere si ferma spontaneamente nel giro di pochi di minuti ma a volte può durare molto più a lungo ed essere legato a un problema serio, ad alcune patologie che richiedono cure.

Che cos’è il singhiozzo e quali sono le cause

Il singhiozzo compare improvvisamente e si manifesta con contrazioni ripetute e involontarie del diaframma. La causa principale è l’irritazione del nervo frenico, che controlla le contrazioni rapide e involontarie del diaframma (il muscolo che svolge un ruolo importante nella respirazione e che determina degli spasmi). A ogni spasmo, la repentina chiusura della glottide, (la valvola compressa tra le due corde vocali), provoca il caratteristico “hic”, rumore tipico emesso dalla chiusura improvvisa delle corde vocali. Oltre al nervo frenulo, nel “processo” del singhiozzo”  è coinvolto anche il sistema nervoso: i centri che guidano la respirazione e l’ipotalamo, una parte del cervello non controllabile dalla volontà. Per questa ragione il singhiozzo si manifesta all’improvviso.

Cosa irrita il nervo frenulo?

Non è sempre possibile individuare le cause dell’irritazione del nervo frenulo, ma ci sono alcune situazioni che fanno parte della nostra quotidianità che possono favorire il singhiozzo: un rapido ed eccesivo consumo di cibo o bevande alcoliche, fredde o bollenti che causa la dilatazione dello stomaco, l’infiammazione della mucosa gastrica e indirettamente l’irritazione del diaframma; situazioni di disagio che ci portano a ingoiare una quantità di aria superiore al normale e che anche in questo caso il diaframma; improvvisi sbalzi di temperatura.

Il singhiozzo che persiste può essere legato a patologie

Non preoccupa il singhiozzo occasionale che generalmente si risolve in pochi minuti, ma quando persiste è un segnale da non ignorare, il singulto potrebbe essere legato a patologie: la pericardite (l’infiammazione del pericardio, struttura che riveste e protegge il cuore); disturbi dell’apparato digerente, quali il reflusso gastro-esofageo e la gastrite, alterazioni dei centri nervosi che controllano il singhiozzo che possono causare episodi della durata di ore e nei casi più gravi anche giorni.

Canva – Reflusso gastrico tra le cause del singhiozzo

Come si ferma il singhiozzo?

Trattenere il respiro e restare in apnea per una ventina di secondi al fine di rilassare il diaframma è una delle pratiche più usate ed efficaci  per far passare il singhiozzo. Altri rimedi utili sono ingerire rapidamente acqua a piccoli sorsi, provocare uno starnuto, assumere un cucchiaio di zucchero, d’aceto o di succo di limone puro, comprimere con le unghie degli indici un punto di agopuntura situato all’interno dei padiglioni auricolari.

Canva – Il rimedio, bere piccoli sorsi d’acqua

Quando il disturbo richiede una terapia?

Se i rimedi indicati non rappresentano una soluzione è necessario  rivolgersi al proprio medico curante per  fare un approfondimento con alcuni esami:radiografia del torace, ecografia, ecocardiografia, risonanza magnetica, utili per accertare una causa.  

Nel caso di episodi gravi e persistenti, per arrestare il singhiozzo possono essere somministrati dei farmaci quali antispasmodici, rilassanti e sedativi. In alcuni casi è necessario ricorrere a un intervento chirurgico per devitalizzare i nervi frenici.

Canva – Farmaci contro il singhiozzo

La curiosità, un singhiozzo da guiness

Secondo il Guinness World Records, lo statunitense Charles Osborne, ebbe il singhiozzo più lungo della storia: 68 anni. L’attacco si scatenò nel lontano 1922 mentre sollevava un maiale per portarlo al macello, inizialmente con un ritmo di 40 singhiozzi al minuto scendendo poi a 20 fino al 1990, 68 anni di singhiozzo, una vita intera, in cui si stima che i singulti siano stati circa 430 milioni. Non si conosce la ragione per la quale ad un certo punto Osborne abbia smesso di singhiozzare; si sa solo che un anno dopo l’ultimo singhiozzo il signor Osborne è morto a 97 anni.

Fonte: sito Humanitas