Sabato 8 ottobre, in occasione della Giornata mondiale di consapevolezza sulla dislessia, AID, Associazione Italiana Dislessia, aderisce alla campagna internazionale “Uniti per la dislessia”, lanciata dalle associazioni Disfam e OIDEA e patrocinata dalla European Dyslexia Association (EDA)
Nel corso della giornata, monumenti, palazzi e piazze di tutto il mondo si illumineranno di turchese, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi specifici dell’apprendimento.
Dislessia, una giornata di sensibilizzazione
Anche in Italia numerose istituzioni hanno aderito all’iniziativa, non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, come il Senato della Repubblica, a Roma.
La campagna “Uniti per la dislessia”, giunta quest’anno alla terza edizione, ha permesso di elaborare la richiesta di dichiarare l’8 Ottobre “Giornata Internazionale” alle Nazioni Unite, per ribadire l’importanza di promuove la consapevolezza sui DSA.
Per questo, martedì 11 ottobre alle 15.00 (ore 21.00 in Italia), si terrà, per la prima volta, un evento sulla dislessia nella sede delle Nazioni Unite, a New York, patrocinato da UNICEF e UNESCO e con la partecipazione di Eric Adams, sindaco di New York e adulto con DSA.

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.
I DSA sono classificati in base alla difficoltà specifica che comportano. Si dividono in:
- Dislessia – disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo;
- Disortografia – disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica;
- Disgrafia- disturbo specifico della grafia che si manifesta con una difficoltà nell’abilità motoria della scrittura;
- Discalculia – disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo che si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.
Questi disturbi dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo. Non sono causati da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici e nemmeno da deficit sensoriali.
I DSA non sono una malattia in quanto non sono dovuti ad un danno organico, ma un diverso neuro funzionamento del cervello, che non impedisce la realizzazione della specifica abilità (lettura, scrittura, numerazione o altro) ma necessita di tempi più lunghi e carichi maggiori di attenzione. Questo diverso neuro funzionamento è innato e non è transitorio: accompagna l’individuo per tutta la vita.
Quindi non si “guarisce” dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento ma le difficoltà che li accompagnano possono essere compensate con il tempo e con una buona attività di potenziamento/riabilitativa.
In Italia si stima che ci sia almeno un alunno con DSA per classe. Spesso i bambini e i ragazzi con DSA vengono erroneamente considerati svogliati e la loro intelligenza dà spazio a considerazioni come “è intelligente ma non si applica”.
Questi ragazzi non hanno problemi cognitivi legati alla comprensione e, al di là dello studio, sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.
Le loro difficoltà di apprendimento dipendono dalla non automatizzazione di processi specifici rendendo così difficili compiti e operazioni che vengono considerate erroneamente semplici.
Fornendo loro gli strumenti per compensare queste difficoltà è possibile permettergli di avere un apprendimento efficace.
Fonte: aiditalia.org