Salute, prevenzione, sensibilizzazione. La Giornata mondiale del cuore che si celebra come ogni anno il 29 settembre punta a informare e a favorire la prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari
Promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation, che si appoggia a circa 200 organizzazioni nazionali, è un importante evento che ci spinge a rivedere i nostri stili di vita, favorendo tutte quelle attività che fanno stare in forma il nostro cuore.
«Facendo solo alcuni piccoli cambiamenti alla nostra vita, tutti noi possiamo vivere più a lungo con un cuore sano. Basta che facciamo una semplice promessa al nostro cuore. La Giornata mondiale del cuore ci offre l’opportunità per fare questa promessa. Come persone, la promessa di diventare più attivi, dire no al fumo e mangiare in modo più sano. Come professionisti della salute, la promessa di salvare più vite con la prevenzione».
Il messaggio che si legge nella pagina di lancio del World Health Day è chiarissimo. Esiste la possibilità di mantenere in ottima funzionalità il nostro cuore e di conseguenza anche il cervello. L’importante è dedicargli cure e attenzioni.

Giornata mondiale del cuore, i numeri
Le patologie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte in Italia e in tutti i paesi occidentali, quelli con un tenore di vita medio alto. Secondo gli ultimi dati ISTAT sono più di 230 mila all’anno le persone che muoiono, tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari. La forbice sui dati riguardanti l’appartenenza al genere è sempre più sottile. Il 57% delle malattie cardiache e cardiovascolari colpisce gli uomini, il 43% le donne.
Nella popolazione femminile le patologie cardiovascolari insorgono con ritardo. Fino alla menopausa, infatti, le donne hanno una protezione ormonale significativa. Successivamente, però, il quadro cambia. A differenza dei maschi, che vengono supervisionati con maggiore attenzione, per le donne lo screening cardiaco è spesso messo in secondo piano. Questo non fa che aggravare la situazione, in termini di prevenzione, con un successivo ritardo nell’ospedalizzazione.
Malattie cardiovascolari, quali sono e perché dobbiamo prevenirle
Per malattie cardiovascolari si intende tutte quelle patologie a carico del cuore e del sistema circolatorio, ovviamente anche dei vasi cerebrali. Quindi infarto, aterosclerosi, aneurismi, ictus. Anche difetti congeniti del cuore, le aritmie, le patologie che interessano le valvole cardiache e l’insufficienza cardiaca.
Si tratta di disturbi di notevole gravità che vanno a colpire soprattutto le popolazioni occidentali, il cui stile di vita è improntato alla sedentarietà e a un’alimentazione sbagliata, ricca di grassi “cattivi”. Tra le cause vanno aggiunti anche il fumo e alcol e l’abuso di droghe.

Giornata mondiale del cuore, come proteggerci
La risposta in questo senso è relativamente semplice. Possiamo compiere dei gesti quotidiani che giorno dopo giorno di permettono di stare davvero bene.
La dieta
Un’alimentazione che prevede una drastica diminuzione della carne, se non addirittura la sua totale assenza, è un ottimo punto di partenza per perdere peso e restare in salute. Vanno invece incrementate le verdure, crude o cotte, e i legumi, fonte di proteine buone. È bene ridurre anche i grassi animali (burro, strutto e affini). Sì all’olio extravergine d’oliva in porzioni non esagerate, meglio se usato a crudo. Per i vegetariani e i vegani si consiglia anche l’integrazione degli omega 3. Un consumo costante di olio di semi di lino fa bene a tutti, però. Sempre da consumare crudo.
Monitora la pressione costantemente
Puoi farlo con facilità con il tuo medico di base o nelle farmacie che prevedono questo servizio. La pressione è la forza con cui il cuore pompa il sangue nelle vene. Maggiore è questa forza, maggiore è la fatica che deve compiere la pompa cardiaca. La pressione arteriosa consiste di due fattori:
- Pressione arteriosa sistolica, detta massima, ovvero il massimo flusso sanguigno espulso ad ogni contrazione del cuore (la sistole).
- Pressione arteriosa diastolica, ovvero la minima, è un valore dato dal periodo di riposo del cuore (la diastole), si calcola sulla durata della diastole e dalle resistenze periferiche.
Quali sono i dati normali? Diciamo una massima compresa tra 110 e 140 mmHg (millimetro di mercurio) e una minima compresa tra 70 e 90 mmHg.
L’attività fisica
Non devi iscriverti in palestra e iniziare a fare pesi (a meno che tu non lo desideri o non ti piaccia): 10.000 passi al giorno a un buon ritmo sono sufficienti per mantenere in salute il nostro fisico (ossa, muscoli e sistema cardiocircolatorio). In generale sono perfette tutte le attività che puoi fare all’aria aperta.
Piccolo consiglio: hai provato l’hula hoop? In commercio si trovano dei modelli da un kg. 10 minuti al giorno di questo esercizio assottigliano il giro vita e aiutano a eliminare il grasso addominale, il più pericoloso.

No alle sigarette
C’è poco da fare. Qui ridurre il numero delle sigarette conta poco. Bisogna proprio smettere. L’impresa è quasi impossibile per i fumatori incalliti, ma un tentativo va fatto. Fallo per te. Se dopo aver letto questo articolo deciderai di buttare nel secchio tutti i pacchetti di sigarette, il rischio di malattie cardiovascolari si riduce dopo circa un anno.
Perché il fumo fa male?
- Riduce la quantità di ossigeno che arriva al cuore
- Aumenta la pressione sanguigna e il battito
- Danneggia la parete interna dei vasi sanguigni
- Favorisce la vasocostrizione o gli spasmi delle arterie accresce la probabilità di sviluppare placche ostruttive e trombi nei vasi sanguigni
FONTE FONDAZIONE VERONESI
Controlli costanti
È buona cosa schedulare dei controlli cardiaci costanti. Chiedi aiuto al tuo medico di famiglia che saprà indirizzarti. Normalmente si parte con una visita generica con elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo. Se dovessero esserci ulteriori approfondimenti da fare sulla funzionalità cardiaca, si passa all’ecodoppler e all’holter. Ed eventualmente a TAC coronarica, risonanza magnetica e scintigrafia. Un esame, questo, molto specifico che utilizza del materiale radioattivo per studiare i meccanismi interni del cuore.
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Francesca Fiorentino
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