Si chiama Fomo la malattia di cui si parla ultimamente, anche Victoria dei Maneskin ha dichiarato di soffrirne, ed è la paura di perdersi qualcosa. Come si può superare? Lo abbiamo chiesto all’esperto
Fomo, acronimo di fear of missing out, la paura di perdersi qualcosa, colpisce di decide di prendersi una pausa, di saltare un evento o una serata e viene attanagliato dal senso di colpa o dalla tristezza. E ancora: seguire le vita degli altri sui social e pensare che la nostra sia monotona e triste. Una vera patologia che colpisce più spesso di quanto si pensi. Che fare? Lo abbiamo chiesto al prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari, neuropsicologo, docente all’Università Statale di Milano e presidente di Assomensana.
Ascolta l’intervista nel podcast.
Del resto, se Tom Holland, attore ultra famoso e con quasi 68 milioni di follower ha appena annunciato che per un po’ si terrà lontano dai social un motivo ci sarà…
Fomo, cos’è
Fomo è un fenomeno che si è accentuato negli ultimi tempi con l’uso a volte esagerato della tecnologia. Si tratta di una sorta di compulsività a sapere cosa fanno gli altri e, contemporaneamente, a fare un confronto con quella che è la propria esperienza di vita, confronto dal quale si esce immancabilmente sconfitti. Se, ad esempio, vediamo che qualcuno che conosciamo fa un viaggio e il pensiero che invece noi siamo a casa a non fare nulla ci provoca ansia e sconforto allora potremmo essere affetti da Fomo.
“Si tratta di un meccanismo perverso – ci spiega il prof. Iannoccari – perché il confronto con gli altri genera ansia e bisogno di controllare costantemente quello che accade intorno a noi per paura di perderci qualcosa. Da qui l’ansia aumenta in una spirale senza fine. Pensiamo a quando andiamo a controllare quanto piace quello che abbiamo postato. Il 27% della popolazione come prima cosa quando si sveglia controlla lo smartphone. Passare più di mezz’ora al giorno a vedere quello che fanno gli altri sui social non è un buon segno, significa che non siamo in salute.”
E allora che fare?
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Fomo, superarla in 7 mosse
Il prof. Iannoccari, così come fa spesso in SanaMente, la rubrica sui misteri della mente umana in onda qui sulla nostra Radio Salute, ci fornisce alcuni spunti per superare l’impasse, avvisando sempre che nei casi più radicati è sempre utile rivolgersi allo specialista.
Riconoscere di avere un problema di Fomo
Non usare per più di mezz’ora al giorno la tecnologia per passatempo
Fare delle pause, decidere quanto e quando controllare lo smartphone
Verificare che non ci sia un confronto continuo con gli altri, relativizzare tutto
Passare dal Fomo al Jomo, cioè joy of missing out, la gioia di aver perso qualcosa, vivere serenamente anche senza inseguire quello che fanno gli altri
Cercare l’aiuto della tecnologia per difenderci dalla tecnologia, magari scaricando delle app che blocchino lo smartphone quando superiamo il tempo massimo da dedicare ai social.