Fase 2, Conte: appello al senso di responsabilità
Da oggi, 4 maggio 2020, il rientro al lavoro di 4 milioni di italiani e la revoca di alcune limitazioni segnano l’inizio della Fase 2. Ma il premier Giuseppe Conte avverte: “Come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani. Più saremo scrupolosi e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato”. Il timore del Governo è che da oggi (4 maggio 2020) ci sia una rimozione collettiva dell’emergenza Covid-19, alimentata dal clima estivo, dalla ripresa di diverse attività, dalla riapertura dei parchi e dalla voglia a lungo repressa di uscire dopo quasi due mesi di quarantena. “Siamo ancora dentro la crisi, guai a pensare che è finito tutto”, avverte il ministro della Salute Roberto Speranza. Da qui l’appello al senso civico e a non precipitarsi tutti fuori rischiando di far rialzare la curva dei contagi. Ma dove non arriva il senso civico, scattano le sanzioni. AUTOCERTIFICAZIONE: sul sito del ministero dell’Interno è stato inserito il nuovo modello per l’autocertificazione da compilare dal 4 maggio, ecco di seguito il link per accedervi: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/nuovo_modello_autodichiarazione_editabile_maggio_2020.pdf Rispetto al precedente, contiene le 4 motivazioni che giustificano lo spostamento (comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità; motivi di salute) e sei righe in bianco che il cittadino può riempire precisando la ragione dello spostamento.
Ricordiamo che l’ultimo Dpcm consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ma, precisa la circolare, una volta rientrati, “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova”, a meno che non ci siano “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
Via libera poi alla ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra, sempre però “nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”.
Ci saranno controlli per “garantire la sicurezza dei lavoratori” ed “assicurare idonei livelli di protezione negli ambienti di lavoro”.
E’ il TRASPORTO PUBBLICO, con la capienza dei mezzi ridotta al 25%, il punto interrogativo della ripresa di domani. Si passerà da 1 milione e 400 mila passeggeri pre Covid a un massimo di 400 mila, che dovranno prepararsi a un viaggio in guanti e mascherina. Tutte le aziende che possono sono invitate a proseguire con lo smartworking e in generale sono caldeggiati tutti i mezzi privati. COMMERCIO: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante e molto presto anche negozi di biciclette). Occhi puntati dunque sul comportamento degli italiani e sulla curva dei contagi nelle prossime due settimane. “Sicuramente – osserva Speranza – il primo passaggio è quello del 18 maggio. Poi ci
saranno altre scadenze, però noi vogliamo accelerare il più possibile ed il metodo di monitoraggio che abbiamo costruito sulle regioni ci consentirà anche di differenziare perchè io credo che a un certo punto sia giusto immaginare di aprire di più i territori che sono più pronti e di avere più cautela in territori meno pronti”. SCUOLA: La “didattica mista”, con metà alunni a scuola e metà collegati da casa, e con una alternanza nella settimana dei ragazzi sui banchi di scuola, è solo “una proposta, non sono decisioni già prese o imposte, sono elementi di dibattito”. Dopo le critiche alla modalità di avvio del prossimo anno scolastico, arriva la precisazione della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che spiega come “la didattica mista potrebbe essere adottata, almeno all’inizio dell’anno scolastico, per gli studenti più grandi e non nelle prime classi dove la soluzione potrebbe essere quella di uso anche di spazi all’aperto con lo sport, e dell’aumento di attività, come la musica o l’arte che possono essere fatte garantendo il distanziamento”.
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