Sono circa 136 milioni in Europa e 7 milioni solo Italia le persone che soffrono di emicrania. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la malattia che causa maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento della vita in cui siamo più produttivi. Sono soprattutto le donne a esserne colpite ed è la terza patologia più diffusa a livello globale.
Cefalea o emicrania?
Esistono diversi tipi di mal di testa e, a seconda dell’intensità e della posizione del dolore, vengono etichettati un due categorie: le cefalee primarie, ossia disturbi a se stanti non legati ad altre patologie (le più frequenti). Troviamo poi le cefalee secondarie che dipendono da altre patologie, come, ad esempio, la cefalea da trauma cranico e/o cervicale, da disturbi vascolari cerebrali (come l’ictus), da patologie del cranio non vascolari (come tumori cerebrali, ipertensione o ipotensione liquorale). A loro volta, le cefalee primarie comprendono l’emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo e si distinguono per la tipologia, l’intensità, la localizzazione nella testa, la durata e la frequenza del dolore.
Emicrania cronica riconosciuta come patologia sociale
Esattamente il 14 luglio 2020, l’emicrania viene riconosciuta ufficialmente come patologia sociale nonchè come patologia cronica invalidante. In particolare, il testo di legge prevede che il riconoscimento di malattia sociale si applichi per i casi di cefalea accertati da almeno un anno, il cui effetto invalidante venga diagnosticato da uno specialista del settore presso un centro accreditato e che si manifestino nelle seguenti forme: emicrania cronica e ad alta frequenza; cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici; cefalea a grappolo cronica; emicrania parossistica cronica; cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione; emicrania continua.Emicrania L’iniziativa di legge è stata attuata in quanto l’emicrania presenta un vero e proprio disturbo che può stravolgere la routine quotidiana, compromettendo anche con seri rischi il nostro organismo, sia a livello fisico che a livello mentale.
“Colpo di testa. I tuoi diritti su emicrania e cefalea”, la campagna di Cittadinanzattiva
Tuttavia, il disegno di legge proposto lo scorso luglio, lascia a desiderare più di qualche punto e, talvolta, alcuni riconoscimenti risultano ancora poco chiari.
A tal proposito,Cittadinanzattiva lancia la campagna di sensibilizzazione e informazione “Colpo di testa. I tuoi diritti su emicrania e cefalea” che sarà diffusa nei prossimi mesi sui social per offrire un’ulteriore occasione per confrontarsi, avere informazioni in più in merito alla patologia e creare maggiore consapevolezza attraverso le storie di chi soffre di emicrania. (fonte ANSA)Emicrania, una sfida ancora oggi“È una sfida, quella dell’informazione e della consapevolezza su questa patologia – dichiara ad ANSA Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva – con cui deve confrontarsi il nostro SSN nell’ottica di una maggiore sostenibilità anche economica nella gestione dell’emicrania come patologia sociale rilevante e soprattutto nel garantire uguali diritti ai cittadini. C’è ancora molto da fare per migliorare l’informazione, per orientare la persona ai servizi (Centri cefalea accreditati), di modo che si giunga a una adeguata e tempestiva presa in carico dei pazienti, a una diagnosi precoce e possa essere garantito l’accesso alle terapie più innovative”. Leggi anche il nostro articolo dedicato alla relazione tra perdita di peso e cefalea
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