Con Dada Logica più spazio all’esperienza: per una didattica più moderna ed efficace
Il modello didattico Dada Logica viene applicato da diverse scuole del territorio nazionale, persegue tutti gli obiettivi nazionali indicati dal Ministero dell’Istruzione, apportando qualche elemento di novità al metodo di insegnamento, che viene caratterizzato da una maggiore attenzione all’esperienza diretta fatta dal bambino. A spiegare in cosa consiste è la professoressa Fabiola Baldo, dirigente del XIV Istituto comprensivo ‘Galilei’ di Padova.
Dada Logica, cos’è
Dada Logica è un modello d’insegnamento destinato alla scuola primaria di outdoor education, didattica esperienziale, mutisensoriale e metacognitiva con approccio Gestaltico.
La scuola Dada-logica persegue tutti gli obiettivi nazionali indicati dal Ministero dell’Istruzione relativi alle competenze strettamente intellettive: imparare a leggere, a scrivere, studiare la logica matematica, la storia, la geografia, una lingua straniera, le arti, che restano, comunque, fondamentali, ma che vengono integrati con i seguenti obiettivi specifici del modello:
- crescita olistica della personalità del bambino;
- raggiungimento di competenze emotive e relazionali;
- saper stare nella dimensione del ‘Qui’ ed ‘Ora’;
- riconoscimento dei diversi talenti dei bambini;
- autonomia del bambino.

La complessità di questi obiettivi integrati con quelli classici rende necessario un nuovo paradigma su cui basare i metodi didattici che si muove sui principi della Gestalt esperienziale e della didattica multisensoriale e laboratoriale.
“Questo approccio è altamente innovativo – spiega la dirigente Baldo ai nostri microfoni -. È un modo diverso di avvicinarsi al bambino e alle sue capacità cognitive, che lascia maggior spazio di espressione e ricerca allo studente”.
Dada Logica, da chi è composto
Il modello è organizzato e gestito da Comitato scientifico e da un team operativo, che declina il metodo seguendo i principi della psicologia della Gestalt, una corrente incentrata sui temi della percezione e dell’esperienza. Sono questi due aspetti, infatti, ad essere considerati fondamentali nello sviluppo cognitivo del bambino, che viene accompagnato nel riconoscimento del proprio valore e dei propri talenti.

“Non c’è alcuno stravolgimento delle linee guida del Ministero dell’Istruzione, ma solo un’integrazione ulteriore che vuole considerare il bambino nella sua totalità – prosegue la dirigente -. Sono molte le scuole che, in tutta Italia, stanno applicando questo modello, che noi consideriamo moderno e innovativo”.
Leggi anche il nostro articolo ‘Malattie respiratorie, fondamentale l’aderenza terapeutica’
Eva Franceschini
Fonte immagini: Freepik
©2022 – Radio Salute®