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Coronavirus: aumentano i contagi. A Radio Wellness, Andrea Vianello, direttore Fisiopatologia Respiratoria, Padova

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21/10/2020 – Nella giornata che registra il boom di casi di coronavirus in Veneto, ai microfoni di Radio Wellness parla il prof. Andrea Vianello, direttore Fisiopatologia Respiratoria Azienda Ospedale Università Padova. Ascolta l’intervista integrale “In questo momento  – ci ha detto il prof. Vianello – a Padova ci sono 50 pazienti ricoverati nel reparto di malattie infettive, 15 pazienti in terapia intensiva e si sta per riaprire la terapia sub-intensiva. Questo ci dice che non è vero che ora gli ammalati di  coronavirus sono tutti asintomatici, negli ospedali ci sono anche pazienti gravi. Da due giorni una delle due terapie di Padova è dedicata ai pazienti Covid, cosa che non era fino a qualche giorno fa”.
Coronavirus in Veneto
“Non siamo fuori controllo in Veneto – ha proseguito il prof. Vianello – ma siamo certamente in una situazione di impegno crescente e bisogna bloccare questa situazione altrimenti si andrà incontro ad uno stress del sistema.
corridoio ospedale
Corridoio di ospedale
Dobbiamo tenere conto del fatto che non si può concedere più tempo alla tendenza verso la quale stiamo andando, non voglio essere allarmistico ma ci sono segni chiari di impegno crescente del sistema sanitario, giorno dopo giorno.
Coronavirus, una malattia senza cura
Le persone devono rendersi conto che abbiamo a che fare con una malattia che tutt’ora non ha una cura specifica e quindi la strategia migliore è evitare di prenderla questa malattia adottando le misure che tutti conosciamo”. Sul vaccino poi il prof. Vianello specifica: “Può risolvere ma ancora non ci sono tutte le evidenze sulla sicurezza e soprattutto sul fatto che sia risolutivo dato che ci sono casi di pazienti che si ricontagiano dopo aver avuto la malattia in precedenza”.
Coronavirus, l’impegno del governo
Prosegue la corsa del virus SarsCoV2 in Italia, con i nuovi casi che riprendono a salire dopo il calo del weekend e il numero dei ricoverati che continua ad aumentare. Si intravede però un piccolo segnale in controtendenza: cala il rapporto tra nuovi positivi e tamponi eseguiti, che si attesta al 7,5% contro il 9,4% di lunedì. Si susseguono le misure restrittive in alcuni territori. Dopo la Lombardia anche la Campania annuncia “il blocco di tutte attività e della mobilità ogni giorno, dalle 23 alle 5, a partire da venerdì” e limitazioni agli spostamenti tra province con autocertificazione per lavoro, sanità, scuola o socio-assistenza. Il Piemonte ha annunciato la chiusura nel fine settimana dei centri commerciali e l’introduzione dell’obbligo per le scuole superiori, escluse le prime classi, di seguire la didattica digitale a distanza per almeno il 50% dei giorni, in alternanza con la presenza in aula. Misura seguita anche dalla Liguria, che ha varato anche il divieto di assembramento. A fronte delle iniziative delle singole regioni che fioccano in queste ultime ore, da fonti del governo si apprende che si sta lavorando ad un protocollo sulle linee guida che fissino le regole comuni da seguire per le misure contenute nelle varie strette anti-contagio decise da ogni singola Regione. Smentito invece per ora da Palazzo Chigi l’ipotesi che sia già previsto un nuovo Dpcm. Leggi anche il nostro articolo sulle norme contenute nel Dpcm dello scorso 18 ottobre 2020
Nuovo Dpcm: orari ridotti per bar e ristoranti, ingressi scaglionati per le scuole. Fino al 13 novembre
Dorotea Rosso Fonte: Ansa Fonte immagini: Pixabay ©2020 RadioWellness®