
Covid-19. Teniamo alta la guardia in attesa della ripresa
Ascolta ora l’intervista integrale: A dirlo è il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e presidente ANPAS associazione nazionale pubbliche assistenze. A buon punto anche la ricerca italiana sul vaccino. Importante ancora non allentare le misure restrittive. “E’ a buon punto lo studio italiano sul vaccino anticoronavirus” – a dirlo è il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano. Sono una ventina in tutto il mondo gli studi sul vaccino. In Italia lo sta portando avanti un’azienda laziale che sarebbe ora giunta alla definizione di 5 possibili cure preventive per le quali sta conducendo i test preclinici. In autunno poi dovrebbe partire la sperimentazione sull’uomo. Secondo il professor Pregliasco ci vorrà poi un anno, un anno e mezzo per avere il vaccino. Quindi i tempi sono lunghi, ad oggi le uniche armi che abbiamo contro la pandemia sono l’allontanamento sociale, le ferree norme igieniche e l’uso delle mascherine. Sono le stesse regole che dovremo necessariamente applicare nel momento in cui ritorneremo, molto lentamente, ad una specie di normalità. “Si deve riaprire – ha detto Pregliasco – ma bisogna farlo con grande attenzione per non sprecare lo sforzo compiuto finora. Gli anziani saranno gli ultimi a tornare in un ambito sociale. Si partirà dalle catene produttive. Di certo non potremo pensare di tornare a frequentare bar e discoteche, non nell’immediato perlomeno. Le mascherine dovranno entrare nella cassetta del pronto soccorso che teniamo in casa, come i cerotti e il disinfettante.”. Secondo il professor Pregliasco, che è anche presidente di ANPAS associazione nazionale pubbliche assistenze, è fondato il timore di una nuova ondata di contagi in autunno. Doveroso menzionare l’enorme lavoro di tutti i circa 300 mila volontari che fanno parte di Anpass, da sempre impegnati nel sostegno in ambito socio sanitario, a maggior ragione ora. La loro dedizione, il loro impegno hanno dato non solo un aiuto concreto all’Italia ma hanno infuso anche grande speranza e fiducia.
Dunque, possiamo parlare di luce in fondo al tunnel?
Secondo Fabrizio Pregliasco si può, a partire da maggio.
Dorotea Rosso
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