- Bere almeno 1 litro e ½ di acqua al giorno per diluire la concentrazione batterica nella vescica.
- Seguire una corretta igiene intima (rigorosamente dall’alto verso il basso. Il contrario, ovvero dall’ano verso i genitali, comporterebbe una proliferazione massiccia di batteri).
- Utilizzare un sapone neutro che non alteri il PH dell’apparato genitale.
- Non trattenere per lungo tempo la pipì, c’è il rischio della proliferazione di batteri.
- Seguire una dieta ricca di fibre per contrastare la stitichezza e ridurre la presenza di batteri nell’intestino.
- Lavarsi bene e svuotare completamente la vescica dopo i rapporti sessuali.
- Non avere rapporti sessuali durante un episodio acuto di cistite per non infiammare ulteriormente le vie urinarie e per non trasmettere l’infezione al proprio partner.
- Utilizzare biancheria intima di cotone, evitare pantaloni troppo stretti, asciugarsi bene e cambiare subito il costume dopo il bagno in mare o in piscina.
- Cambiare frequentemente l’assorbente durante il ciclo mestruale.
- Bere succo di mirtilli rossi (cranberry): studi recenti hanno dimostrato come i flavonoidi in esso contenuti contrastino l’annidamento dei batteri intestinali nella vescica.

Cistite, il 30% delle donne ne soffre almeno una volta nella vita. Quali sono le cause e come prevenirla?
Sono le donne ad essere maggiormente colpite dalla cistite con un rapporto 4:1 rispetto agli uomini. I dati rivelano che oltre il 30% della popolazione femminile ne soffre almeno una volta nella vita. Bruciore durante e dopo la minzione, urine torbide e maleodoranti, dolore al basso ventre e in alcuni casi, quelli più gravi, presenza di sangue nelle urine e febbre. Sono questi i sintomi della cistite batterica, un’infezione della vescica dovuta nella maggioranza dei casi all’infiammazione dell’urotelio, il tessuto che riveste internamente le vie urinarie. Quali sono le cause? Come afferma l’Associazione Mondiale per le Malattie infettive e Disordini Immunologici (WAidid), nell’80% dei casi la cistite è causata dall‘Escherichia coli, seguito da Staphylococcus aureus e Proteus, batteri intestinali che giungono alla vescica attraverso l’uretra. Perchè le donne ne sono maggiormente colpite? La causa è da ricercare nella conformazione dell’uretra femminile che misura appena 3-4 cm e si trova posizionata vicino alla vagina e al retto, favorendo così il contagio batterico. Tale vicinanza ai genitali rende inoltre la vescica sensibile ai traumi meccanici dovuti al rapporto sessuale, soprattutto se la lubrificazione è scarsa, come ricorda la prof. Susanna Esposito, Presidente WAidid e Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma. Altri fattori di rischio sono rappresentati da stipsi, assunzione di alcuni farmaci, ma anche calcoli, malformazioni delle vie urinarie oppure nell’uomo, solitamente dopo i 50 anni, l’ipertrofia prostatica. La cistite può manifestarsi non solo in età adulta ma anche in età pediatrica con un’incidenza maggiore nelle femmine (3%) rispetto ai maschi (1,1%). Specialmente nei primi anni di vita, attenzione alla presenza di sintomi aspecifici come febbre, disturbi gastroenterici, irritabilità, anoressia, scarso accrescimento ponderale, pianto durante la minzione, urine maleodoranti e arrossamento all’interno delle cosce. Come prevenire la cistite?