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Basta mascherine all’aperto, riaprono le discoteche

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Dall’11 febbraio scade l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Riaprono le discoteche, al 50% della capienza e solo per chi ha il Green pass rafforzato

Oggi, 11 febbraio, scade l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Proprio nel giorno in cui si supera l’ennesima soglia simbolica, quella dei 150mila morti a causa del virus non saremo più obbligati ad utilizzare le mascherine all’aperto, una misura che era stata decisa con il decreto del 13 ottobre del 2020, dunque 16 mesi fa, quando a palazzo Chigi c’era ancora Giuseppe Conte.

E’ l’inizio di un percorso che da qui alla fine di marzo, quando scadrà lo stato di emergenza, porterà ad un allentamento di tutte le altre restrizioni compreso il green pass, e che non è escluso possa avere anche un’accelerazione, con alcuni divieti che potrebbero cadere anche prima del 31 marzo.

Dalle prossime ore, dunque, si potrà tornare a circolare per le strade di città e Paesi con il viso scoperto anche se sarà obbligatorio avere con sé le mascherine ed indossarle nelle situazioni di assembramento.

Rimane, comunque, l‘obbligo fino al 31 marzo di indossare le mascherine nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private.

Si tornerà anche a ballare, con la riapertura delle discoteche, il settore che è stato più penalizzato in questi due anni di emergenza e che, se si eccettua una piccola parentesi nell’estate del 2020, è rimasto sempre chiuso: dovranno mantenere una capienza del 50% al chiuso e si potrà stare senza la mascherina solo in pista. Potrà accedere alle sale da ballo solo chi è in possesso del Green pass rafforzato.

Ma mascherine e discoteche sono solo i primi due step di quella road map annunciata dal presidente del Consiglio Mario Draghi per riaprire il paese, che al momento ha altre due date: il 31 marzo, quando scadrà lo stato d’emergenza, e il 15 giugno, quando invece finirà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.

Altri link utili: Ministero della Salute

Redazione

Fonte: Ansa