Cos’è l’andropausa? Si tratta davvero della menopausa dell’uomo? Nuovo appuntamento con Punto Salute e l’editoriale di Luigi Cavalieri, direttore di Profilo Salute
Andropausa: è la “menopausa dell’uomo ?
Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di sentire parlare di “andropausa”. Complice il fatto che le due parole si somigliano, si potrebbe pensare che l’andropausa sia una sorta di menopausa “al maschile” e starebbe ad indicare il termine della funzione riproduttiva dell’uomo.
Per capirne di più ci è stato d’aiuto il dottor Alessandro Pizzocaro, andrologo di Humanitas San Pio X.
L’andropausa non è la versione maschile della menopausa
Sfatiamo un mito: anche se la menopausa segna il termine della funzione riproduttiva della donna, l’uomo potrebbe, a livello teorico, essere in grado di procreare ed avere rapporti sessuali per tutta la vita, grazie all’ormone del testosterone, che contribuisce, tra le altre cose, a mantenere l’uomo in salute.
L’andropausa non esiste – ricorda il dott. Alessandro Pizzocaro, andrologo di Humanitas – ma è vero che dopo i 40 anni, i livelli di testosterone, ormone prodotto dai testicoli, iniziano a decrescere fisiologicamente del 2% all’anno, determinando cambiamenti nella vita dell’uomo, specie se i livelli sono particolarmente bassi a causa di alcune patologie croniche come diabete, sindrome metabolica, cardiopatie. Infatti, normali livelli di testosterone permettono di mantenere non solo la funzione sessuale e l’erezione, ma sono anche indicatori di salute e benessere maschile in età avanzata.

L’importanza del testosterone
A cosa serve il testosterone? Questo importantissimo ormone ha una serie di compiti fondamentali alla salute e al benessere dell’uomo. Continua il dottor Pizzocaro: bassi livelli di testosterone si possono manifestare con aumento del peso corporeo fino all’obesità con prevalenza di grasso addominale, riduzione della massa muscolare, stanchezza e depressione, ma possono anche dar luogo a problemi nella vita sessuale con sintomi quali disfunzione erettile e riduzione delle erezioni spontanee al mattino.
Inoltre, aumenta il rischio di patologie cardiovascolari e osteoporosi anche nell’uomo, sebbene quest’ultima sia una patologia che colpisce più la donna. Questo perché, la trasformazione della vitamina D assunta con l’alimentazione necessaria a fissare il calcio nelle ossa e mantenerle sane e forti, avviene nei testicoli in cui si produce anche il testosterone.
L’età giusta per la prevenzione?
Per prevenire numerose patologie giocano un ruolo importante la visita andrologica e la valutazione dei livelli di testosterone. Dai 40-50 anni l’esame del testosterone, effettuato da un normale prelievo di sangue venoso, – conclude il dott. Pizzocaro – è un importante indicatore del benessere e della salute maschile. In caso di bassi livelli, precoce diagnosi e terapia ormonale sostitutiva con testosterone diventano fondamentali per la prevenzione e cura delle patologie e disturbi correlati, oltre a recuperare massa muscolare e peso forma. A differenza di quanto alcuni credono, la terapia ormonale con testosterone è sicura ed efficace, e non aumenta il rischio di tumore della prostata, sebbene sia controindicato in chi ha già diagnosi di questo tumore».