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Alessandro Colombo

Alessandro Colombo, una storia eccezionale

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La storia di Alessandro Colombo è quella di chi riesce a trasformare in positivo una vicenda tragica. Con la forza, il coraggio, la volontà e anche con l’aiuto della medicina

Conosciamo Alessandro Colombo e subito veniamo investiti dalla sua voce carica di entusiasmo. Perché Alessandro è un combattente, un uomo che ha il gusto della sfida nel Dna, sfida soprattutto con se stesso.

La sua storia ha colpito molti. Nel 1997 Alessandro Colombo fa il carabiniere paracadutista. Un grave incidente in moto stravolge la sua vita. Subisce la sub amputazione della gamba sinistra che viene riattaccata, ma rimane gravemente menomata, con paralisi e deficit neurosensoriali. Perde il lavoro. E qui inizia la nuova vita di Alessandro.

Ascoltate la sua intervista nel podcast che segue:

“Da un momento all’altro è cambiata la mia vita – ci racconta Alessandro Colombo – e dato che io lavoravo col mio corpo e questo non era più possibile ho dovuto ripensare completamente la mia vita. Ho usato il ciclismo per ritornare ad avere una buona forma fisica. Andavo fortissimo e per questo sono entrato in nazionale paralimpica di ciclismo. Poi sono diventato maestro di mountain bike, guida cicloturistica, insomma, mi sono dedicato a questa disciplina ricavandone delle ottime soddisfazioni”.

Sindrome dell’arto fantasma, una nuova tecnica per sconfiggerla

“Per 20 anni la qualità della mia vita è stata molto buona, poi sono arrivati alcuni problemi e nonostante un intervento chirurgico non è stato possibile tornare ai livelli precedenti, il dolore non mi lasciava mai. Da qui la decisione: ho rifiutato altri interventi conservativi dell’arto e sono arrivato alla scelta dell’amputazione. Mi sono rivolto ad un’equipe di medici di Bressanone che hanno messo in pratica una tecnica innovativa che si chiama TSR Tagreted Sensory Reinnervation, oggi riservata solo a pazienti già amputati come soluzione per eliminare la dolorosa sindrome dell’arto fantasma.

Tale tecnica oltre ad evitare l’insorgenza del dolore, attraverso un innesto di nervi, permette di sensibilizzare un’altra parte di gamba sulla quale il paziente continuerà poi a percepire, al tatto, il piede amputato.

L’ulteriore vantaggio di questo intervento è che potrà essere applicata la tecnologia protesica Saphenus® che consiste nell’applicazione di una calza vibrante sulla nuova parte sensibile che riceverà un segnale da un plantare sensoriale ogni volta che questo verrà sottoposto al carico.
Ad ogni passo il paziente avrà così di nuovo la sensazione di camminare col proprio piede, riducendo i tempi di riabilitazione migliorando la deambulazione per un ritorno più rapido alla normale vita sociale, professionale e sportiva”.

Oggi Alessandro Colombo è un mental coach

«Tutti nella vita attraversiamo momenti di difficoltà, di crisi. Ma l’idea di creare momenti divulgativi all’insegna delle tecniche di chi, come me, vive la stessa situazione significa andare oltre, darsi un progetto, un obiettivo, ci ha detto Alessandro Colombo. Se mi fermassi all’amputazione andrei in crisi. Non conta il passato ma il futuro. E conta, soprattutto, la fiducia, quella che nutro in me stesso e nelle persone di cui mi sono circondato. Data la mia condizione, ho dovuto costruire relazioni. Relazioni che sono lo specchio di quanto ho seminato. Tutto ciò ci deve insegnare come ci sia sempre la possibilità di cominciare a scrivere qualcosa di bello».

Everesting

Una delle prossime sfide di Alessandro Colombo sarà «Everesting»: sul sentiero 500 del Monte di Mezzocorona (Trento) si tratta di un’ascesa che si deve compiere un numero preciso di volte consecutivamente, per cui, sommando i metri di dislivello positivo percorsi, è come se idealmente si raggiungesse la vetta del Monte Everest di 8848 metri. “Per fare due calcoli spicci, conclude Alessandro Colombo, dovrò portare a termine 14 ascese”.

Una storia eccezionale, fonte di ispirazione per tutti.

Leggi anche il nostro articolo su una tecnica di chirurgia del polso.

Dorotea Rosso

immagine copertina: dal sito di Alessandro Colombo

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