
Al via in Italia #UnaSceltaVincente, la campagna sull’importanza delle vaccinazioni in età adulta
La convinzione che la vaccinazione debba essere fatta solo dai bambini, ovvero nell’età in cui le malattie infettive possono colpire più duramente, è in realtà un retaggio sbagliato che ci portiamo dal passato. “Persino la gratuità dell’offerta vaccinale per gli over-65 non basta ad aumentare i livelli di copertura. Una possibile strada per contrastare la disaffezione alla vaccinazione è quella di investire sulla comunicazione ai cittadini: la televisione e i social, per la loro accessibilità e capacità di fare leva sull’aspetto emozionale e sulla forza delle immagini, sono un ottimo mezzo per arrivare dritti alla ‘pancia’ della gente con messaggi positivi e incisivi sulla vaccinazione” commenta Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva.
È proprio dall’esigenza di arrivare ai cittadini che nasce la campagna di comunicazione sociale #UnaSceltaVincente realizzata da Italia Longeva con il patrocinio di SIGG, SIMG, SItI e Responsabilità Sociale Rai e ideata per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di vaccinarsi anche in età adulta informandoli inoltre sulle pericolosità di alcune comuni malattie infettive come la polmonite pneumococcica e l’herpes zoster. Lo spot, patrocinato dalla Fondazione Pubblicità Progresso, è stato realizzato grazie al contributo non condizionante di Pfizer, Sanofi Pasteur e Seqirus. Presentato oggi al Ministero della Salute, vede come testimonial il campione del mondo Marco Tardelli in veste di CT di una squadra speciale e sarà in onda nelle principali emittenti televisive nazionali a partire da fine ottobre, in concomitanza con la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Disponibile inoltre sui social tramite la pagina Facebook dedicata alla campagna. In Italia nelle ultime stagioni, tra gli over 65, l’eccesso di mortalità da influenza si attesta in 17mila decessi ogni anno, mentre 11mila sono i decessi attribuibili alla polmonite pneumococcica con oltre 100mila ospedalizzazioni per complicanze respiratorie. Condizioni dolorose e invalidanti con durata di mesi causate da nevralgia post-erpetica in oltre il 20% di casi di herpes zoster, malattia causata dalla riattivazione del virus della varicella.
Secondo i dati raccolti dal Ministero della Salute nell’ultima stagione antinfliuenzale, tra gli over 65 si è vaccinato il 53,1% con estrema variabilità di copertura tra le varie regioni. Lo stesso per la vaccinazione anti-pneumococcica e anti-zoster.
Limite molto lontano dalla soglia di copertura raccomandata del 75% come afferma Claudio D’Amario, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. “Serve la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti per rilanciare l’adesione alla vaccinazione, mettendo in campo una forte azione di sensibilizzazione a tutela della salute di tutti i cittadini” conclude D’Amario. Risulta quindi di estrema importanza vaccinarsi, specialmente a partire dai 65 anni, quando le patologie croniche e la diminuzione delle funzioni del sistema immunitario rendono più vulnerabili alle infezioni. “Nel caso della vaccinazione antinfluenzale, le società scientifiche sostengono un abbassamento progressivo dell’età dell’offerta attiva e gratuita, prima a 60 e poi a 50 anni, perché circa 1/5 degli over-50 è già affetto da almeno una malattia cronica. Oltre ai vaccini per difendersi dai tre ‘avversari’ più temibili, non vanno infine dimenticati i richiami per tetano, difterite e pertosse, anch’essi inseriti nel Calendario per la Vita” spiega Paolo Bonanni, Coordinatore Scientifico del Calendario per la Vita. Fondamentale anche il ruolo del medico di base per dare importanza alla vaccinazione in età adulta.
Secondo Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale, “Il nostro contributo non si limita alla vaccinazione antinfluenzale, ma è finalizzato alla realizzazione di una vera e propria presa in carico vaccinale, che parte dalla lotta alla disinformazione, dalla rassicurazione sulla sicurezza dei vaccini e dalla diffusione di una maggiore conoscenza sugli strumenti di prevenzione a disposizione degli over-65”.
Fonte: Ufficio Stampa Value Relations
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