
6000 euro allo IOV di Padova grazie alla raccolta fondi sui social
L’ironia pungente di Selene Maggistro, creatrice del personaggio “Fidanzata Psicopatica” ormai divenuta un fenomeno sul web, si unisce al suo grande cuore. È così infatti che la ragazza decide di dare un contributo oggettivo per una causa purtroppo comune a molte persone: il tumore. Nella giornata di sabato 8 febbraio, Selene ha donato un assegno del valore di 6 mila euro alla Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, grazie ad una campagna Facebook che lei stessa ha condotto. «Il tumore al cervello è potente, inaspettato, ti cambia la vita. L’unica arma che funziona è la ricerca scientifica e il continuo progresso nei trattamenti: per questo ho chiesto aiuto al popolo del web». afferma la ragazza.
Il finanziamento sarà destinato al progetto di ricerca sui tumori cerebrali condotto dall’equipe dello IOV – Istituto Oncologico Veneto, guidata dalla dott.ssa Vittorina Zagonel (direttore Oncologia Medica 1) e dal dott. Giuseppe Lombardi. La raccolta fondi è frutto della generosità di migliaia di persone che hanno accolto l’appello lanciato dall’influencer. La consegna è stata fatta all’Istituto Oncologico Veneto di Padova alla presenza del dottor Lombardi, della presidente della Fondazione Annalisa Celeghin, di Selene Maggistro e di altri tra volontari, pazienti e persone che hanno voluto partecipare all’incontro. IL PROGETTO «Un sentito ringraziamento a Selene Maggistro e alla Fondazione Celeghin per questa raccolta fondi partita sui social che ha dimostrato la grande vicinanza della gente comune per aiutare la nostra ricerca sui tumori cerebrali – dichiarano la dott.ssa Vittorina Zagonel e il dott. Giuseppe Lombardi, Oncologia Medica 1 -. Il nostro gruppo neuro-oncologico ha in attivo e in programmazione numerose attività di ricerca clinica e di laboratorio focalizzate sui tumori cerebrali. Di recente abbiamo sviluppato un nuovo trattamento per le recidive di glioblastoma, chiamato regorafenib, che l’AIFA ha autorizzato a livello nazionale. A breve partirà uno studio prospettico che coinvolgerà un grande numero di pazienti con recidiva di glioblastoma trattati con regorafenib allo scopo di individuare specifiche alterazioni molecolari che possano essere associate ad una maggiore efficacia del trattamento. E pertanto, all’interno di questo studio, vogliamo destinare questa donazione all’analisi approfondita del microambiente tumorale del glioblastoma, cioè l’ambiente dove le cellule tumorali vivono. Le conoscenze sulle interazioni tumore-microambiente possono essere essenziali per aumentare l’efficacia del trattamento oncologico. Lo studio avverrà in collaborazione con la dott.ssa Susanna Mandruzzato che lavora presso i laboratori dello IOV». Il glioblastoma è una forma molto aggressiva di tumore che colpisce il sistema nervoso centrale. Sebbene si manifesti quasi esclusivamente nel cervello, lo stesso che è stato diagnosticato alla stessa Selene nel 2015. LA RICERCA «Questa raccolta fondi realizzata attraverso Facebook è un esempio evidente di come i social possano essere usati in modo intelligente e siano una risorsa importante – afferma Annalisa Celeghin, presidente della Fondazione Giovanni Celeghin Onlus -. Ringraziamo Selene per la sensibilità e la fiducia che ha riposto nella nostra Fondazione: siamo davvero contenti di poter consegnare insieme a lei questo assegno, frutto della generosità di molti». La Fondazione Giovanni Celeghin sostiene la ricerca sui tumori cerebrali, finanziando progetti di ricerca in collaborazione con diversi Ospedali e Università italiani. L’obiettivo è individuare nuove strategie terapeutiche che diano maggiori speranze di guarigione ai pazienti e più serenità alle loro famiglie. LA TESTIMONIANZA «Ho avviato la raccolta fondi utilizzando la piattaforma Facebook – spiega Selene Maggistro -, in soli dieci giorni sono arrivati 6mila euro. Tanti hanno donato semplicemente cinque euro, a testimonianza che l’unione fa la forza. Ho deciso di destinare questi soldi alla Fondazione Giovanni Celeghin e quindi all’Istituto Oncologico Veneto per sostenere la ricerca sui nuovi trattamenti farmacologici mirati al glioblastoma». Accanto a Selene, durante la consegna dell’assegno, c’erano anche le figlie di 11 e 12 anni. «Tengo impegnate le persone offrendo svago, intrattenimento e sorrisi – aggiunge -. Ma la vita non è fatta solo di questo. A volte è richiesto coraggio, forza e speranza. Per me e per tanti altri pazienti, la speranza è racchiusa proprio nella ricerca. Ringrazio tutti coloro che hanno compreso questo messaggio e hanno voluto unirsi a questo piccolo, ma grande, gesto di generosità».
Redazione
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