29 ottobre 2020, Giornata mondiale contro l’ictus cerebrale. La World Stroke Organization ha voluto dedicare la campagna alla prevenzione. Fondamentali i controlli periodici e il corretto stile di vita.Ascolta l’intervista al prof. Mauro Silvestrini, Direttore della Clinica Neurologica Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Vice Presidente Italian Stroke Organization e Presidente di ALICe Marche
Contro l’ictus cerebrale fai controlli periodici
L’hashtag lanciato dall’Italian Stroke Organization per questa Giornata mondiale targata 2020 è #DontBeTheOne. L’80% di tutti gli ictus può essere evitato, partendo dalla individuazione dei fattori di rischio sui quali ognuno di noi può intervenire.
Quindi, tenere sotto controllo pressione, colesterolo, glicemia e malattie cardiache (soprattutto fibrillazione atriale che causa il 20% degli ictus) può aiutare a prevenire la tragica evoluzione di queste patologie che può essere l’ictus cerebrale.L’ictus può colpire improvvisamente
Contro l’ictus cerebrale adotta un coretto stile di vita
Ce lo siamo sentito ripetere in decine di occasioni ma noi di Radio Wellness non ci stanchiamo di dirlo una volta di più: adotta uno stile di vita corretto:
non fumare
non consumare alcolici in eccesso
non fare uso di droghe
svolgi un’attività fisica moderata e costante
segui una dieta sana ed equilibrata riducendo il sale
monitora il tuo peso.
Poche, semplici indicazioni che però sono fondamentali per la prevenzione dell’ictus cerebrale: modificare il proprio stile di vita, curando alcune patologie che ne possono essere causa, significa effettuare una prevenzione attiva alla portata di tutti, mettendo in atto tutte le strategie necessarie per evitare l’ictus e le sue conseguenze. “Prendere una medicina spesso viene considerata la soluzione più semplice – ci ha detto il prof. Silvestrini – mentre camminare mezz’ora tutti i giorni, mangiare sano, prendersi cura di sè sembra più complicato ma in realtà i risultati delle buone abitudini sono quelli che mettono al riparo in maniera duratura. E poi i controlli sono fondamentali”.
Per chi ha già avuto un ictus cerebrale, i consigli di ALICe
La miglior prevenzione per eliminare i fattori di rischio si basa soprattutto sull’adozione di corretti stili di vita: una dieta ipocalorica e iposodica, ad esempio, previene contemporaneamente il sovrappeso, l’ipertensione, il diabete e l’ipercolesterolemia, così come la cessazione dell’abitudine al fumo, all’alcool o sostanze stupefacenti riduce il rischio fino all’80%.
In caso di ipertensione conclamata, la terapia suggerita dal medico avrà una grande importanza preventiva, così come nel caso di soggetti affetti da diabete (in cui il rischio è aumentato di circa il 50%) o da altre malattie croniche come ad esempio la fibrillazione atriale. “E’ fondamentale – ha ribadito il prof. Silvestrini – recarsi in ospedale appena si manifestano sintomi improvvisi come debolezza, difficoltà a parlare, a percepire stimoli visivi perchè potrebbero essere segnali di ictus. Quindi bisogna rivolgersi immediatamente all’ospedale più vicino per ricevere cure adatte e tempestive”.
Che cos’è l’ictus
L’ictus è una lesione cerebro-vascolare causata dall’interruzione del flusso di sangue al cervello dovuta a ostruzione o a rottura di un’arteria. Quando un’arteria nel cervello scoppia o si ostruisce, fermando o interrompendo il flusso di sangue, i neuroni, privati dell’ossigeno e dei nutrimenti necessari anche solo per pochi minuti, cominciano a morire. Come un attacco di cuore, l’ictus può colpire improvvisamente, spesso senza preavviso e senza dolore.
La caratteristica principale del disturbo è, dunque, la sua improvvisa insorgenza: una persona in pieno benessere può accusare, di colpo, sintomi tipici che possono essere transitori, restare costanti o anche peggiorare nelle ore successive. Talvolta è possibile che alcuni sintomi precedano l’ictus, ad esempio una cefalea intensa e improvvisa, anche se non sono assolutamente specifici (Fonte: sito ALICe).
Ictus cerebrale in Italia
L’ictus cerebrale, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Dei 150.000 italiani circa che ne vengono colpiti ogni anno, la metà rimane con problemi di disabilità di varia entità; attualmente sono circa 1 milione i sopravvissuti con esiti di ictus più o meno invalidanti.
Leggi anche il nostro articolo sul mese dedicato alla prevenzione dell’ictus cerebrale
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