favorite
Tags
Giornata mondiale diabete

14 novembre 2020, Giornata Mondiale del Diabete. Telemedicina e ruolo degli infermieri i focus di questa edizione

Condividi

Due le tematiche al centro della Giornata Mondiale del Diabete 2020: la telemedicina come modalità di intervento e il ruolo fondamentale degli infermieri nei team diabetologici. Il punto delle cure e della prevenzione in Italia ai tempi del Covid-19. Ascolta l’intervista al prof. Francesco Purrello, presidente di SID, Società Italiana di Diabetologia
Ruolo degli infermieri nella gestione del diabete
“Il ruolo degli infermieri nella gestione del diabete è fondamentale – ci ha detto il prof. Francesco Purrello, ordinario di Medicina Interna all’Università di Catania e presidente di SID, Società Italiana di Diabetologia –  dunque è prioritario fare formazione e trovare i fondi per supportare questi professionisti sanitari, indispensabili all’interno del team diabetologico”.
infermieri
Importanza del ruolo degli infermieri
“Un infermiere del team – afferma il professor Purrello – non può essere considerato un’unità da spostare liberamente da una divisione all’altra all’interno di un ospedale o di un distretto perché il suo ruolo è perfettamente integrato con quello del team diabetologico, fondamentale per il suo corretto funzionamento e per poter offrire al paziente tutte le risposte di cui ha bisogno”. Un ruolo che assume contorni nuovi e importantissimi in questa pandemia con la conseguente necessità di mettere in campo piattaforme e strumenti di teleconsulto per continuare a seguire in sicurezza i pazienti, anche a distanza. L’obiettivo è quello di migliorare l’assistenza a chi convive con questa patologia che continua a provocare un decesso ogni 8 secondi, e con la quale si rapporta una persona su 10 nel mondo. Ricordiamo che ancora oltre 1 milione di persone con diabete che non sa di averlo, per cui il monito è sempre quello di fare prevenzione. Anche a pandemia in corso.
La pandemia ha dato impulso al ‘tele-diabete’
“L’attuale pandemia di Covid-19 – commenta il professor Purrello – ha reso ancora più urgente il ricorso al teleconsulto per garantire in maniera sempre più diffusa l’accesso alle cure, in condizioni di massima sicurezza per pazienti e operatori sanitari”.
telemedicina
Telemedicina, indispensabile nel corso della pandemia
Un recentissimo documento siglato da SID, AMD e SIE (le tre maggiori società scientifiche che si occupano di diabete in Italia) ha fatto il punto della situazione. Televisita e Telesalute rappresentano in quest’ottica un’opzione concreta  per il controllo a domicilio di tutte le patologie croniche che richiedano trattamenti di lungo periodo, come appunto il diabete, con alcune eccezioni (prime visite, riacutizzazioni di patologie croniche, alterazione dei parametri vitali tali da imporre il ricovero immediato). L’attivazione dei servizi di televisita/telesalute, in particolare in questo periodo, garantisce la continuità delle cure e dell’assistenza in sicurezza. Durante il lockdown di primavera, SID, AMD e SIE hanno anche tenuto dei corsi di formazione sul diabete su  Facebook che hanno raggiunto una platea di 220 mila persone. “Ma tutto questo – prosegue Purrello – è avvenuto in corsa, nel bel mezzo di una pandemia. E questo ha fatto emergere sia carenze dei sistemi di telemedicina in grado di risolvere le richieste dei diabetologi, che una serie di carenze conoscitive dei professionisti in merito agli strumenti telematici disponibili sul mercato e potenzialmente utilizzabili”. Per questo le tre società scientifiche hanno fatto una ricognizione approfondita di tutti i sistemi di telemedicina disponibili sul mercato per valutare le funzionalità e le applicazioni cliniche dei sistemi disponibili, individuando tre tipologie principali nelle quali possono essere ricompresi i sistemi disponibili:
  • sistemi di trasmissione dei valori glicemici a distanza;
  • sistemi integrati con Telehealth center automatici e con personale sanitario;
  • sistemi di trasmissione di dati clinici ed amministrativi da e verso la persona con diabete.
“Le tante iniziative congiunte intraprese da AMD, SID e SIE, sin dal periodo del lockdown di marzo e aprile, testimoniano il nostro impegno affinché sia ampliato il ricorso a strategie che garantiscano la continuità assistenziale, proprio quando seguire e assistere si fa più complesso – dichiara Paolo Di Bartolo, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
accertamenti
Esami medici
Ecco che assume ulteriore centralità il ruolo degli infermieri. In un periodo così travagliato, il primo compito del team diabetologico è quello di stare vicino alle persone con diabete: assisterle quando è impossibile vedersi, seguirle quando è arduo effettuare una visita. E proprio da questo punto di vista gli infermieri offrono un supporto essenziale e insostituibile, perché rappresentano l’avamposto di prossimità del team diabetologico rispetto ai bisogni dei pazienti”. “L’impiego della telemedicina nell’ assistenza alla persona con diabete – aggiunge il professor Francesco Giorgino, Presidente della Società Italiana di Endocrinologia – dovrà da ora in poi far parte dello standard di cura del diabete attraverso strumenti digitali sempre più versatili e affidabili, anche per garantire la protezione dei dati personali. È anche auspicabile che medici e gli infermieri impegnati nella cura delle persone con diabete acquisiscano sempre più familiarità con la telemedicina, così da venire incontro alle esigenze anche di specifiche categorie di pazienti, come le donne affette da diabete in gravidanza e coloro che fanno uso di dispositivi avanzati”. Leggi anche i nostri articoli sul diabete: sulle nuove terapie di cura
Diabete: difficile gestione nel controllo completo dei pazienti. Danno speranza le nuove terapie
e anche sul fitwalking come risposta alla patologia
Fitwalking, una modalità di recupero alternativa per i pazienti con diabete
Dorotea Rosso Fonte: ufficio stampa SID Fonte immagini: Pexels e Pixabay ©2020 Radio Wellness®